Regia di Jim Sharman vedi scheda film
Composizione grottesca e provocatoria in stile gotico, che ha il pregio di anticipare i tempi. I testi e le trovate sono originali e per questo meritano grande considerazione. Alla lunga però l’operazione stanca e la sola originalità non riesce a tenere alta l’attenzione senza destare qualche sbadiglio. Verso la fine, il film prova ad essere qualcosa di concreto (e non solo un’aggregazione di espedienti), ma è un po’ troppo tardi.
A guardarlo oggi il film, che all’epoca è stato un vero è proprio shock, rappresenta ancora un elemento di autentica avanguardia per via del modo ironico di trattare la tematica della “diversità”, nonché probabilmente il più famoso musical cinematografico di sempre. È tuttavia consigliato ai soli amanti del genere.
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