Regia di Jim Sharman vedi scheda film
Non vi piacciono i musical? Nemmeno gli horror? Scommettiamo comunque che Rocky Horror Picture Show potrà, ad una prima visione (e una seconda, e una terza, e....), lasciarvi piacevolmente sorpresi. A patto, ovviamente, che lo spirito con cui affrontiate il film sia di pura evasione, distrazione, divertimento. Sì, perchè questo inimitabile capolavoro (ancora oggi rappresentato con successo in molti teatri del mondo), confezionato con gusto, stile, ritmo e... trasgressione rappresenta un punto di riferimento per ogni amante del cinema puro. Inteso nella sua accezione più etimologica del termine, e cioè: animazioni di luci (e ombre). Grandissima la Sarandon, grandissimo Meatloff, tosto Tim Curry: uno spasso per gli occhi e, non da meno, per le orecchie! N.B.: Il manifesto che troneggia nello studio di Dylan Dog... è proprio quello di questo film!
Prodotto delirante, svincolato dalle regole (anche le più elementari) cinematografiche, il film diventato culto (ripetuto annualmente a livello teatrale) e omaggiato da Sclavi (il manifesto troneggia nella camera di Dylan Dog) sembra figlio diretto del post '68: un inno alla carne, alla spensieratezza, al divertimento. Divertimento garantito dalla splendida colonna sonora e dalla folle sceneggiatura di Richard O'Brien (Riff Raff nel film). Meat Loaf impone un ritmo scatenato, Susan Sarandon (mai più così bella) si lascia corrompere anima e corpo. Un film imprescindibile, assolutamente da vedere.
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