Regia di Alan Zweig vedi scheda film
Brutta bestia il collezionismo estremo: ce lo dimostrano i vari protagonisti di questo documentario, tutti con collezioni impressionanti di vinili e personalità un po' freak, spesso asociali. Il regista, lui stesso collezionista e quindi direttamente coinvolto, vuol far passare il messaggio che dietro una simile compulsione (di dischi, come potrebbero essere altri oggetti) si nascondono delle mancanze, dei disagi psicologici che vengono compensati con l'acquisto incontrollato. Non è molto fuori strada, bisogna essere onesti. Sono alcuni degli stessi collezionisti a confermarlo più o meno, senza troppi pudori. Insomma, uno sguardo sì leggero, ma non allegro al collezionismo, c'è anzi una vena indubbiamente malinconica nel film. Piuttosto variopinta la "fauna": c'è il collezionista di Elvis, quello che ha gettato 2000 dischi in una pattumiera, quello che c'ha dato un taglio e ora come hobby monta a cavallo, quello la cui ex-moglie se n'è andata portandogli via i dischi, quello che ha l'appartamento invaso da CD impilati per terra e deve fare lo slalom per trovare il letto, quello che ha ammassato dischi anche in bagno, quello con il tic agli occhi che dice di possedere 1 milione di dischi ed è effettivamente attorniato da torri di vinili alte due metri.
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