Regia di Edmund Goulding vedi scheda film
Buon esempio della Hollywood degli anni d'oro: grandi attori, buona regia, sceneggiatura di qualità, riflessioni non banali su argomenti seri, studio intelligente dei personaggi. Il tutto ben amalgamato in un insieme gradevole, che sa appassionare il pubblico. Non è cinema d'autore, ma chi lo chiede quando ha davanti un bel film così? E, quanto alla trama, la si segue con attenzione fino alla fine, perché tutti vogliono sapere come andrà a finire.
Gli argomenti e la storia sono molto simili a mille fiction per la tv, o alle telenovelas brasiliane. Ci sono tuttavia delle differtenze: questo film ha la qualità, l'intelligenza, la cura nella realizzazione, le interpretazioni che quelle non hanno.
Bette Davis non interpreta ancora quelle donne acide e magari perfide che avrebbe fatto più avanti. Qui la vediamo nei panni di una persona sì determinata e disposta a tutto pur di ottenere quello che vuole, ma che sa essere allegra, innamorata e persino a tratti dolce. In ogni caso l'attrice ci offre una grande interpretazione. Non so giudicare un gran che gli uomini, ma a occhio e croce George Brent è l'attore adatto per interpretare l'uomo tenacemente conteso tra due donne perdutamente innamorate di lui. Infatti ha la classe, l'eleganza, la raffinatezza e il modo di fare che piacciono al gentil sesso e che un ruolo del genere richiede.
Mary Astor è meno famosa della Davis, ma bisogna dire che anche lei è un'attrice come si deve. La sceneggiatura rappresenta poi molto bene le schermaglie tra le due donne per ottenere l'uomo agognato: frecciatine, sarcasmi, tentativi di ferire, doppi sensi taglienti, ironie, frasi che solo l'altra può capire, ricatti...
Buona mi sembra anche la rappresentazione della comunità afroamericana, lontanissima dal razzismo o anche solo dal paternalismo di certi film.
Il finale è giusto e coerente.
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