Regia di David Lynch vedi scheda film
Opera che ha molti tratti in comune con il precedente lavoro di Lynch “Eraserhead”. Anche qui il regista opta x il bianco e nero, si ha la presenza di un essere deforme e di una serie di sequenze decisamente visionarie.
Il tema trattato dal film è la diversità umana e la relativa paura del diverso che diviene oggetto di torture psichiche e fisiche. Ottima la sceneggiatura (voto: 8.5) e le interpretazioni tra le quali la palma del migliore va sicuramente a John Hurt (voto: 9). Troppo lento il ritmo che appesantisce la pellicola da un punto di vista intrattenimentale, la regia non è ancora sui livelli che raggiungerà successivamente Lynch con opere come “Twin Peeks”, “Strade Perdute” Mulholland Drive” etc, ma è cmq discreta. In definitiva, “The Elephant Man” è un film molto triste che suscita commozione nell’animo dello spettatore e che nulla a che fare con il genere noir che renderà famoso successivamente il buon Lynch, quindi se lo cercate credendo di vedere una classica opera del regista in questione siete fuori strada. Voto: 7.5
Appropriata.
Perfetto! Non si poteva davvero fare di meglio. Commuovente. Voto: 9
Interpretazione non memorabile (le farà in seguito), ma cmq buona. Voto: 7
Regia ordinaria con qualche eccellente lampo visionario in stile Eraserhead. Voto: 7.5
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