Regia di Leone Pompucci vedi scheda film
Una pellicola al più grottesca, non certo fiabesca come qualcuno l'ha definita (se non altro per l'ambientazione in quartieri di Roma ed Ostia che di poetico e favoloso non hanno proprio nulla), perchè per fare una favola non basta un elefante che va in giro per le strade per chissà quale motivo o un bambino nato sotto un cavolo.
Anzi, le situzioni descritte sono estremamente drammatiche seppur inusuali: una vecchia in un ospizio che si manda fiori da sola, e che vanta un passato ed una famiglia felice che mai ha avuto; la stessa signora che porta in giro in un carrello della spesa un infante affidatole da una prostituta pochi istanti prima che morisse investita da un tram; l'agente immobiliare che, in un appartamento che non sa di chi sia e crede vuoto ma in realtà non lo è, fa sesso con una donna che si sposa con un altro il giorno dopo e non sa neanche lei chi ami; ed altre aminità del genere.
Film che forse rimarrà impresso e si farà ricordare, ma più per le sue stranezze che per la profondità dei suoi contenuti.
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