Regia di David Leitch, Chad Stahelski vedi scheda film
John Wick ha appena finito di massacrare una squadra di sicari nella propria abitazione. Suona il campanello. Dall'interno dell'appartamento si vedono il rosso ed il blu del lampeggiante di una auto della polizia.
" Mi dica agente", tuona John Wick aprendo la porta con la faccia sporca di sangue.
"Salve Mr. Wick, sa i vicini hanno lamentato del rumore", dice l'agente di pattuglia. "Vedo che è tornato a lavoro".
"No, è una questione personale ".
"Capisco. Allora buona serata".
Una scena comica e tragica insieme, che chiarisce in parte la natura di questo film sopra le righe.
La storia di un ex killer ritiratosi a vita privata dopo la morte della moglie, richiamato all'azione a causa della goliardia del figlio del boss di NY, che stupidamente e senza cognizione di causa gli ruba la macchina e gli uccide il cane, ultimo regalo della moglie.
Ahia.
Il film funziona, a patto che si accetti lo spettacolo, offre buon intrattenimento evitando deliri pulp di prodotti simili.
Il duo in regia rielabora l' estetica della violenza attraverso un tripudio action volutamente esagerato annaffiato da sferzate di rock vario e pesante (si spazia da Marilyn Manson a Suzie Q), e da dialoghi di Stalloniana memoria impressi letteralmente su schermo.
Come in un videogioco, il protagonista sembra passare da un livello all'altro facendo piazza pulita di tutto e tutti, fino alla resa dei conti finale, in puro stile action anni 90, contro un antagonista russo perfido quanto basta.
Fenomenale Keanu Reeves, che picchia forte come Statham ma sa anche recitare. La sua interpretazione da una generosa mano ad un film ad alto contenuto testosteronico dove si perde la conta delle morti violente, e che vi irriterà se non amate il genere.
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