Regia di David Leitch, Chad Stahelski vedi scheda film
Da cinque anni John Wick (Reeves) si è ritirato dalla professione di killer a pagamento per rifarsi una vita accanto alla donna che ama. Quella donna muore di cancro e, come regalo postumo, gli regala un cagnetto che dovrebbe fungere da pet therapy. Quando un balordo, figlio del boss malavitoso per il quale John ha lavorato per anni (Nyqvist), gli ammazza la bestiola e gli porta via l'automobile, per John scatta l'ora di dissotterrare l'arsenale che ha in casa per cercare vendetta.
Di film come John Wick, che calano il gangster movie sul tema della vendetta, ne abbiamo visti a bizzeffe, da Furia e Il giustiziere della notte fino ai più recenti - e somiglianti - Parker, Taken, Giustizia privata e Old boy. Questo fumettone girato come un forsennato videogame da due registi (di cui uno soltanto accreditato) che vengono dal mondo delle controfigure ha però una marcia in più, pur non discostandosi affatto dall'impronta da B movie con tanto di supereroe solitario: l'azione è un perfetto mix tra arti marziali, inseguimenti e sparatorie acrobatiche con tanto di caricatori che finiscono quando meno te l'aspetti e a Keanu Reeves, sideralmente lontano dal personaggio del Piccolo Buddha e ormai consegnatosi in pieno all'action, è sufficiente un mimica al minimo sindacale per interpretare il suo uomo nero imbronciato e solitario a servizio di un plot violentissimo, erede della lezione di John Woo.
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