Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Film che conferma l' evoluzione di Eastwood e dei suoi personaggi .
Dopo l' esordio registico nel genere con "Lo straniero senza nome" , di evidente ispirazione leoniana , Eastwood torna al western con questo film in cui appaiono maggiormente rispettati i più classici canoni fordiani . Clint non si fa mancare nulla , dalla Guerra di Secessione agli indiani , dalla vendetta alla storia d' amore , fissando qui i cardini dI quello che sarà il tipico personaggio eastwoodiano dell' età matura : solitario , deciso ed egoista , fino alla presa di coscienza con cui si evolve e si positivizza . Qui diventa addirittura il leader materiale di un eterogeneo gruppo di reietti e disperati , che salverà e guiderà sino al riscatto . Regia accurata dello stesso Clint , bella fotografia di Surtees per i magnifici paesaggi naturali e cast ben assortito di caratteristi , dove si fanno notare il solido John Vernon e il magnifico vecchio Chief Dan George , che alleggerisce spesso l' atmosfera della pellicola con le sue battute . Non do un voto più alto solo per quella che ai miei occhi appare un' evidente irrealisticità nelle sparatorie principali ( quella iniziale e quella finale ) , in cui il protagonista , in palese inferiorità , fa delle autentiche stragi ( quasi ) senza subire un graffio ... Vale comunque un buon 7,5 .
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