Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
L'epopea di un eroe negativo, di carattere gelido e spietato, ma dai valori morali altissimi: insomma, un personaggio alla Eastwood. Negativo perchè nega la sua stessa umanità (preciso con la pistola come una macchina, non lascia trasparire sentimenti), perchè la sua vendetta si compie con la negazione di ciò che il destino gli ha riservato finora, perchè è fondamentalmente un 'rinnegato' e, come lui, sono tutti i personaggi che gli si accostano, socialmente deboli e sottomessi come indiani, vecchi, donne. Eastwood riprende in mano il western e riparte proprio da un personaggio simile a quello che interpretava in Per un pugno di dollari; in più qui c'è tutto un discorso sottinteso di critica sociale ad una nazione sviluppatasi approfittandosi o addirittura sopprimendo le categorie indifese. La durata è purtroppo spropositata (due ore e un quarto circa) e talvolta il ritmo scema.
Un contadino sudista, formidabile pistolero, è rimasto solo dopo la guerra di secessione; vendicatosi con un massacro di nordisti si dirige così verso il Messico, prendendo con sè un manipolo di disperati come lui, incontrati strada facendo. Ma nel frattempo si guadagna una taglia sulla testa.
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