Regia di Peyton Reed vedi scheda film
Parto da una premessa: avrebbe potuto essere un film di Edgar Wright. E' questo il più grande rimpianto che questo Ant-man si porta e si porterà per sempre dietro.
E che, inevitabilmente, porteranno molti a condizionare parte (o tutta) la loro critica quasi esclusivamente su questa premessa e attribuendo, sulla base di questo particolare, i "pro" e i "contro" dell'intera operazione e, come da nerdismo pro-perdenti e anti-capitalistico o pseudo-ribelle insegna, tutte le intuizioni riuscite o gli aspetti positivi esclusivamente a Wright e ogni malefatta a Peyton Reed o ai Marvel Studios, pur ignorando completamente le reali peternità di uno o dell'altro.
Io stesso, non avendo particolare attrattive per il personaggio (secondo me il personaggio non possiede abbastanza appeal per una serializzazione e può funzionare quasi esclusivamente in funzione degli Avengers e come membro della squadra ma molto, molto meno da solista) e mi ero interessato al progetto quasi esclusivamente per Wright , perdendo successivamente parte dell'interesse per i continui rinvii e, alla fine, perdendolo completamente con l'abbandono definitivo del regista.
Sconfortante e anche piuttosto deludente, anzichenò.
Ma poi mi sono ricordato di aver visto molti buonissimi film negli ultimi anni e nessuno di questi era stato scritto e/o diretto da Edgar Wright.
E perchè, alla fine, e nonostante tutto (e tutti) Ant-man si è rivelato comunque come un piccolo gioiellino.
Piccolo perchè, a differenza degli ultimi lungometraggi dei Marvel Studios, Ant-men è un film molto più intimistico, quasi familiare, la storia di un eroe che riesce brillantemente a conservare la propria "dimensione" di uomo comune nonostante i propri incredibili super-poteri. Forse è anche per questo che a volte si avverte la sensazione di assistere ad un film "minore" rispetto agli ultimi prodotti del MCU, senzazione che però personalmente ho trovato come qualcosa di positivo.
Muovendo dalle premesse di un heist-movie e intrecciandola con gli elementi specifici del comic-movie supereroistico, il film sembra preferirvi comunque le vicende personali dei suoi protagonisti, tra passaggi di consegna esplicite o tradite, responsabilità paterne e temi di formazione e dell'abbandono si intrecciano tra loro, regalando al film un unico e inusuale filo conduttore seppur non allontanadosi troppo da certi clichè o tendendo a repplicarne altri di già usati, ma sempre con un certo giudizio e verve.
Ma Ant-Man è anche un film di origini, anche se in questo caso vediamo solo quelle del secondo uomo a fregiarsi del nome e ad indossarne il costume, ed è anche questo, tra le altre cose, a legarlo indissolubilmente alla Fase 1 del MCU, come era originariamente in programma, come lo vi si lega anche per un taglio più personale o intimistico della vicenda o di come un film del genere possa di conseguenza risultare piuttosto atipico e inusuale in un MCU al momento costruito quasi esclusivamente attraverso sequels et simili.
Buonissima comunque la resa degli effetti speciali, specie la macrofotografia, e anche la resa degli insetti è spesso eccellente (tranne forse in qualche scena di volo non proprio ottimali).
Ottimo il cast ingaggiato per l'occasione, da un sorprendente Paul Rudd (non sono mai stato un suo estimatore ma nel film funziona a dovere) fino a un carismatico Michael Douglas, ad un divertente Michael Pena per finire a una sensualissima Evangeline Lily.
Ultima considerazione riguardo al villain: per me funziona piuttosto bene (l'esoscheletro del Calabrone, tra l'altro, è bellissimo e in azione ha un effetto pazzesco), forse un pò troppo sopra le righe a volte, con un'interpretazione che appare a volte esagerata, ma credo che fosse un effetto voluto e/o necessario per il personaggio.
In poche parole è un film meno eccessivo, più modesto del solito non solo nelle intenzioni ma anche in certe dinamiche, meno spettacolare ma con più sostanza, che non significa automaticamente più contenuto, ma molto ben bilanciato.
Certo, la curiosità di come sarebbe stato l'Ant-Man di Wright è rimasta come pure una certa frustazione, tipica del fumettistico "E se..", ma il film funziona comunque bene, nel suo complesso, e funziona pure il protagonista. Anche sorprendentemente bene (almeno per me).
ma è' stata quindi, nonostante tutto, un'occasione persa? Probabilmente sì, credo.
A partire dai Marvel Studios (ovviamente) ma anche (soprattutto?) per lo stesso Wright.
VOTO: 6,5
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