Regia di Peyton Reed vedi scheda film
In questa fase di rivalutazione dei generi, mi sono buttata a capofitto nel genere fumettistico, snobbato da me, praticamente da sempre, tra animazione e commedie, senza risparmiarmi un’incursione, piuttosto piacevole direi (che mi venga voglia di ripetere l’esperienza?) più per il piacere di una serata al cinema che visione in se. La diffidenza si è da subito trasformata in piacevolezza, stupita dalla bravura, anch’essa inaspettata di Peyton Reed, la cui carriera sguazzava tra i meandri della demenzial-commedia-americana e che qui si, innalza passando tra sequenze vertiginose che si alternano tra ingrandimenti e rimpicciolimenti rappresentati in modo magistrale. Anche il cast non è niente male, a partire dalla faccia di Paul Rudd vista ma mai identificata a differenza di quella di Evangeline Lilly, rimasta nel cuore dei fans di Lost, stranamente in parte, sarà perché il suo personaggio è freddo e inemozionale, naturalmente Michael Douglas giganteggia senza tirarsela aumentando un pochino l’intera qualità della pellicola che intrattiene divertendo ma resta comunque pregna delle ovvie particolarità che caratterizzano i film di genere che finiscono poi nel dimenticatoio … sequel (eventuali) a parte.
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