Regia di Peyton Reed vedi scheda film
Il più comico dei film Marvel segna una pausa nella saga a incastro pluriennale che porta da un episodio all’altro degli Avengers. Questa leggerezza è frutto però di decisioni difficili, con una sceneggiatura su cui hanno messo mano almeno in cinque e con un doppio cambio di regista: la Disney ha preferito sacrificare all’altare della continuità il genio di Edgar Wright. Rimane comunque suo il soggetto, in cui il supereroe in pensione Hank Pym - ideatore delle particelle che consentono di rimpicciolire e ingrandire cose e persone, oltre che di un elmo che comanda i movimenti delle formiche - cerca di fermare l’impiego a fini bellici della sua invenzione. Collabora con lui la figlia, che crede in metodi da donna in carriera più che da supereroe. Anche per questo Hank cerca un erede in Scott Lang, un ladro da poco uscito di galera e circondatosi di buffi aiutanti etnicamente connotati - che in America hanno fatto accusare il film di razzismo. A Lang chiede di sabotare un’impresa industriale, così al posto del solito scenario apocalittico ci si ritrova in un rinfrescante heist movie. I poteri di ingrandimento e rimpicciolimento non hanno quindi i consueti effetti distruttivi, bensì assolvono con successo a una funzione comica. Immancabili infine le sequenze sui titoli di coda, che suggeriscono la genesi dell’eroina Wasp e promettono il ritorno di Ant-Man nel prossimo Captain America: Civil War.
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