Espandi menu
cerca
Il deserto di fuoco

Regia di Enzo G. Castellari vedi scheda film

Recensioni

L'autore

mm40

mm40

Iscritto dal 30 gennaio 2007 Vai al suo profilo
  • Seguaci 164
  • Post 16
  • Recensioni 11104
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Il deserto di fuoco

di mm40
2 stelle
Principe di un piccolo regno del Sahara, Ben si innamora della propria sorella. La madre intuisce e svela a Ben il segreto della sua adozione, appena nato; il giovane parte così in giro per il mondo alla ricerca delle sue vere origini. Nel frattempo però il malvagio cugino Dubai, avido di potere, prende in sposa la sorellina.
 

Tre puntate da novanta minuti ciascuna, tutte sufficientemente comprensibili a prescindere dalle altre due; una trama leggerina leggerina e un cast stellare, quantomeno per la tv nostrana (ma lo sarebbe anche per il cinema): Il deserto di fuoco è una delle ultime dimostrazioni in pompa magna delle potenzialità commerciali dei nostri prodotti 'di genere', un rimescolarsi di temi e situazioni fra fiaba, action, esotico, sentimentale, avventura e film in costume. Alla regia: Enzo Girolami Castellari, esperto del settore (più precisamente, del cinema fatto con due lire, caratteristica che qui deve averlo messo perfino a disagio), ma anche regista capace di 'appiattirsi' di fronte a un prodotto per tanti versi eccessivo come questo. Innanzitutto, come rilevato, nel reparto interpreti; fra i principali vanno annoverati Vittorio Gassman (un paio di minuti a puntata, ma comunque una lezione di recitazione per episodio), Virna Lisi, Claudia Cardinale, Franco Nero (una manciata di minuti in apertura e poi più nulla), Giuliano Gemma, Orso Maria Guerrini, Fabio Testi, Mandala Tayde, Anthony Delon... e tanto vale fermarsi qui. Co-produzione fra Italia, Francia e Germania, con sceneggiatura di Luigi Montefiori (George Eastman!) su soggetto di Faliero Rosati e Patrizia Pistagnesi; la scrittura è il punto debole principale dell'intera, monumentale opera: grossolana, scostante, a tratti perfino offensiva nei suoi stereotipi sulle popolazioni arabe, con un'impostazione buonista e facilona che si rivolge fin dalla prima scena al più palese, squilibrato e folle lieto fine. D'altronde trattasi di rassicurante prodotto catodico per famiglie: niente da eccepire. Mezzo voto in più per l'ambiziosa produzione, altro mezzo per Gassman. 2/10.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati