Regia di Enzo G. Castellari vedi scheda film
Tre puntate da novanta minuti ciascuna, tutte sufficientemente comprensibili a prescindere dalle altre due; una trama leggerina leggerina e un cast stellare, quantomeno per la tv nostrana (ma lo sarebbe anche per il cinema): Il deserto di fuoco è una delle ultime dimostrazioni in pompa magna delle potenzialità commerciali dei nostri prodotti 'di genere', un rimescolarsi di temi e situazioni fra fiaba, action, esotico, sentimentale, avventura e film in costume. Alla regia: Enzo Girolami Castellari, esperto del settore (più precisamente, del cinema fatto con due lire, caratteristica che qui deve averlo messo perfino a disagio), ma anche regista capace di 'appiattirsi' di fronte a un prodotto per tanti versi eccessivo come questo. Innanzitutto, come rilevato, nel reparto interpreti; fra i principali vanno annoverati Vittorio Gassman (un paio di minuti a puntata, ma comunque una lezione di recitazione per episodio), Virna Lisi, Claudia Cardinale, Franco Nero (una manciata di minuti in apertura e poi più nulla), Giuliano Gemma, Orso Maria Guerrini, Fabio Testi, Mandala Tayde, Anthony Delon... e tanto vale fermarsi qui. Co-produzione fra Italia, Francia e Germania, con sceneggiatura di Luigi Montefiori (George Eastman!) su soggetto di Faliero Rosati e Patrizia Pistagnesi; la scrittura è il punto debole principale dell'intera, monumentale opera: grossolana, scostante, a tratti perfino offensiva nei suoi stereotipi sulle popolazioni arabe, con un'impostazione buonista e facilona che si rivolge fin dalla prima scena al più palese, squilibrato e folle lieto fine. D'altronde trattasi di rassicurante prodotto catodico per famiglie: niente da eccepire. Mezzo voto in più per l'ambiziosa produzione, altro mezzo per Gassman. 2/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta