Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
E' eroe nella guerra in Iraq, ma odia quello che fa.
Sono il primo a dire che l'invasione dell'Iraq è stato un tragico errore di cui ancora oggi si pagano le conseguenze, e che la visione su quegli eventi che il film propone sia discutibile. Precisato questo, tuttavia, mi sento di affermare che American Sniper sia un grande film. Un film tecnicamente perfetto, che non fa una grinza. Grande cinema. Il racconto è assolutamente fluido, la tecnica di ripresa classica e senza virtuosismi, e i momenti di azione sono perfettamente integrati con quelli a base di dialoghi familiari. Sia i combattimenti che le tensioni tra marito e moglie e la descrizione dei traumi subiti dal primo sono cioè amalgamati e riusciti.
Se dal lato tecnico lo ritengo perfetto, anche il contenuto mi sembra di alti livelli. Non è il solito film di guerra; è una profonda riflessione su cosa sia l'uccidere una persona, sia uno spietato cecchino che spara a tradimento che un bambino innocente che sta per compiere, inconsapevole, una strage. La sceneggiatura mi pare sostenga questo discorso: uccidere è a volte necessario e giusto, ma cionondimeno, se si è ancora esseri umani, è repellente, e soprattutto devasta l'individuo al suo interno. Il protagonista è convinto della giustezza di quello che fa, ma è traumatizzato e con i nervi a pezzi. Nell'uccidere non c'è niente di bello, anche quando serve; per questo motivo mal sopporta gli elogi dei commilitoni e la qualifica di eroe. Il suo è uno sporco lavoro, che odia, ma necessario.
Va anche rilevata l'assenza nel film di retorica militare, non viene esaltato l'eroismo semplicistico, che non vuole vedere come la guerra sia sporca e orribile. L'Irak è un inferno di fuoco e piombo; chi ci va, anche se torna vivo, non è più lo stesso.
In questo film c'è un po' de "Il cacciatore" e un po' di "Full Metal Jacket". Per il resto, non c'è confronto con decine di altri di film di guerra, per non parlare di azione.
Un'ultima cosa. E' una pellicola piuttosto violenta e cruda in certe scene, ma mai sadica: la violenza e l'uccidere non sono mai enfatizzati, perché non sono belli.
Pare a me che Clint Eastwood sia come il buon vino, più invecchia e più migliora.
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