Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
American sniper, la vera storia del soldato Chris Kyle, eroe americano in Iraq.
L'Eastwood degli ultimi anni sembrava non sbagliare un colpo, come un cecchino infallibile, eppure qui c'è qualcosa che non va. Questo è un film davvero troppo schematico, semplificato e di conseguenza molto pericoloso. Cosa coglieranno gli adolescenti che lo vanno a vedere in massa?
American sniper non è un film politico, perchè le considerazione sulla guerra, su quella guerra, sono praticamente omesse.
Non è un film sui dilemmi morali dell'uomo moderno e del militare, perchè anche questo aspetto è semplificato all'estremo, sino alla suddivisione dell'umanità in tre categorie: pecore, lupi e cani pastori (suddivisione che alla fine sembra scricchiolare, ma che Eastwood non ha il coraggio di mandare in frantumi). Non è nemmeno un film sull'uomo Chris Kyle, perchè la costruzione del personaggio è davvero troppo sommaria e schematica, non scava mai in profondità, non approfondisce i temi di base come il confronto con la guerra, il disagio del ritorno alla vita civile, i problemi di relazione; tra l'altro anche i personaggi di contorno sono appena abbozzati, praticamente inesistenti.
Cosa sia questo film io non l'ho capito, a fronte di una presunta oggettività troviamo solo carrelate di scene violente abbastanza inutili, che troppo si avvicinano all'estetica del videogame.
Per fare un paragone indecoroso devo dire che, nella ricostruzione dell'atmosfera irachena e nella descrizione dello straniamento del reduce e della difficoltà di reinserimento nella vita normale, ho trovato il film di Eastwood addirittura inferiore a "The hurt locker", il film della Bigelow del 2008, che sicuramente non era un'opera dalle grandi ambizioni autoriali.
Per ripetere l'adagio del poeta: "fortunato quel paese che non ha bisogno di eroi".
Per tutti quelli che vorrebbero accingersi alla visione del film: risparmiate il vostro tempo e riprendete in mano un libro come "Niente di nuovo sul fronte occidentale", di Remarque, o "Guerra e Pace" (il libro mi raccomando, non il film), li c'è già scritto tutto.
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