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American Sniper

Regia di Clint Eastwood vedi scheda film

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M Valdemar

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La recensione su American Sniper

di M Valdemar
2 stelle

 

locandina

American Sniper (2014): locandina


L'Eastwood peggiore.
Il grande regista statunitense getta il suo sguardo mummificato (da ere di propagazione militarista e divina auto-elezione a popolo di cani pastori a difesa del mondo di pecorelle) per consegnarci un "film" dichiaratamente e apertamente politico, schierato, cazzuto; un monolito scagliato in faccia a chicchessia con la furia cieca di chi ha la consapevolezza di essere, senz'ombra di dubbio alcuno, nel giusto. Sempre e comunque.
Ma più che un film, è un manifesto identitario, un atto di propaganda, un documento tombale sul quale sono incisi con il sacro piombo i valori di una nazione intera, della sua gente, delle sue sacre guerre.
American Sniper non mostra pieghe né distorsioni o falle - il lato oscuro - del "grande" sistema (e men che meno lo fa la solita minestrina sui disturbi post traumatici), né se ne interessa, d'altro canto; congelato, com'è, in un comatoso immaginario collettivo già fissato da decenni di cinema di genere (e negli anni recenti, anche da serie televisive, ad esempio Homeland) - e quasi sempre meglio - e immediatamente identificabile (il padre rigido, l'anima da cowboy, l'addestramento, i compagni d'armi, l'aldiqua terragno incomprensibile ma protetto e l'aldilà vivo e d'azione del "noi contro loro"). Oggetti lanciati, anche attraverso simbolismi facili facili e punti di istantanea risposta sul campo (le torri gemelle abbattute) come proiettili di fucile sparati con precisione (leggi: come canoni dei film di guerra impongono) e con la volontà, unica, non di spiegare, o di eseguire una partitura complessa per ragionare d'altro e su altro, ma semplicemente di affermare uno status. Il "loro", quello giusto, ovviamente. Come un tatuaggio di appartenenza, una tacca in più sull'arma preferita.

Bradley Cooper, Kyle Gallner

American Sniper (2014): Bradley Cooper, Kyle Gallner

 

Bradley Cooper, Sienna Miller

American Sniper (2014): Bradley Cooper, Sienna Miller


Raccontato e raccordato in maniera banale, prevedibile, convenzionale (ivi compreso il "rifornimento" sentimentale, stucchevole e subordinato, riempitivo), con palese incapacità di accendere la benché minima miccia di originalità, American Sniper si nasconde dietro la storia dell'uomo, Chris Kyle, dei suoi "tormenti" (di riporto pure quelli, e d'altronde risolti/ridotti in un lampo: il ritratto della famigliola felice, dell'America votata a baluardo contro i lupi terroristi, deve pur ricomporsi) e, come un bravo cecchino, dall'alto, scarica le sue pallottole per la causa.
Non assolvono - nemmeno in minima parte - dal becero baratro ideologico in cui s'è precipitato con fare fiero e modi discutibili il vecchio Clint, né la performance "immersiva" di un Bradley Cooper convinto ma efficace fino ad un certo punto (tra l'altro circondato di volti/soldatini anonimi per dargli maggior risalto, forse), né la discreta fattura media realizzativa dell'opera stessa (una sola scena valida: lo scontro a fuoco nelle oscurità della tempesta di sabbia/polvere): tanto per fare un nome, la perfezione tecnica, stilistica ed estetica di Black Hawk Dawn è lontana anni luce. Nemmeno "la leggenda" Chris Kyle avrebbe potuto colmare la distanza ...
Le didascalie e le immagini sul finale, che informano sul "vero" Chris, tolgono ogni dubbio: ok, sarebbe bastato un qualunque documentario.

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Ultimi commenti

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  2. Gm2016
    di Gm2016

    ...sono come lupi ma senza le p.... beeeep

  3. Gm2016
    di Gm2016

    Giova voler premettere, relativamente a quanto segue, che non è assolutamente da intendersi come una occasione di personalizzazione della discussione (per quanto accalorata possa svilupparsi) e quindi nulla è riferibile alla tua persona, che non ho il piacere di conoscere. Ciò posto
    Visione binaria….bianco o nero… E’ già qualcosa…il mondo è sicuramente più complesso ma certe persone non pretendono di arrivare a comprendere tale complessità, mentre altre temo di sì – complice a mio avviso una presunzione c.d. “debole” inoculata dai genitori purtroppo eredi di quel pensiero prevalente in questo paese (“pensiero debole” nell’accezione di un noto “pensatore”, uno dei punti di riferimento della c”o”ltura italiana). E siccome proprio non pare possibile (la visione multicolore), acquisito ineludibilmente ciò, essi - al termine della loro battaglia di donchisciottiana memoria - hanno finito, malamente, per vedere solo…. il bianco….. Essi quindi non giudicano per non agire oppure non agiscono per non giudicare…non lo so, davvero, non sono uno psicologo né un Dostoevskij (E pur si muove!...cari amici). In fin dei conti non sentono responsabilità, chiudono i loro occhi nella promiscuità di vita, di intelletto, di cultura …. una vita, spesso misera di valori, che non siano affettazione dei propri ideali campati per aria, affranti dalle latenti debolezze del proprio “essere” malnutrito da una società che credeva (e, almeno negli stati repubbliche delle banane europee, tipo italia, grecia portogallo, spagna, ancora crede, aimè) di poter prendere senza dare, di avere diritti senza doveri (personaggi come Mazzini o Beccaria sono illustri sconosciuti a questo gruppo sociale eppure sono punti di riferimento all’estero, sigh!).
    Il problema è che …. i figli dei figli dei fiori sono diventati i figli delle pretese dei padri….tutto qui, e adesso, siccome pretesa richiama snobismo, quando il gioco si fa duro – e loro lo sanno bene che il gioco s’è fatto duro - non vogliono sporcarsi le manine e fanno finta di non vedere e gli dà enormemente fastidio quando qualcuno gli mette in faccia la verità (che al mondo c’è gente che a differenza loro ha le …..), semplice e “binario”: “avere senza dare”, “non vedere e non giudicare per non agire”: è questo il leitmotiv della pellicola (mettere in faccia a certa gente che ce n’è altra che non ha paura di agire e di prendersi le proprie responsabilità anche se ciò significa salvare culi che forse non meritano (ma poi in fin dei conti quanto contano se anche i loro nobel per la pace vanno in guerra???); anzi, il leitmotiv è proprio questo gruppo, e a voler giudicare dai commenti vedo è riuscito nell’intento.
    Non si può nella vita giocare solo a fare i fighi (le fighette ha detto Clint….”voto Trump perché questo paese sta diventando pieno di fighette”) con i soliti finti atti di forza del gregge (solite manifestazioni di piazza, appropriazione indebita di spazi culturali fisici e non, assembramenti, proteste, violenze con chi si sa che non può reagire)…. Prossimo film di Clint??? ….. magari con Trump Presidente…..così mettiamo a lavorare le fighette….

    1. giovenosta
      di giovenosta

      quindi la risposta a un mondo lassista e pieno di fighette sarebbe Donald Trump? e che magari, ancora una volta, ci sia "Gott mit uns"?
      beati quelli come te che vanno a dormire con la coscienza a posto, felici di avere la vertità in tasca e magari convinti che l'immigrazione si possa stoppare costruendo muri e facendo gli sgambetti ai profughi in frontiera (dai, agiamo, dai... continuiamo a scatenare vespai in tutti il mondo e poi, parafrasando Jannacci, stiamo a vedere di nascosto l'effetto che fa...vengo anch'io, no IO no!!...;-)
      piuttosto voglio proprio vedere adesso cosa diranno i "liberali" e appassionati (fino ad ora) sostenitori dell'Eastwood-pensiero, che finalmente è venuto per bene allo scoperto.
      personalmente credo che avere come "paladino della civiltà" un idiota/ignorante/squilibrato (e lombrosianamente repellente) come Trump sia come curarsi una grave dissenteria mettendosi un tappo nel c....evviva!

  4. gaiart
    di gaiart

    Gio ... che ridere ....Viva la musica

  5. Gm2016
    di Gm2016

    Oddio .... non mi immedesimo propriamente in quello che scrivi....e sono costretto a chiarire bene alcune cose...Personalmente non mi permetterei (metaforicamente) di fare lo "sgambetto agli immigrati" né ad alcuno sulla faccia della terra che combatta per la propria libertà - anche se lo fa a mie spese, come del caso: sopratutto da italiano (popolo, almeno .... alquanto .... discutibile per qualità umane) non credo avremmo qualcosa da insegnare loro magari avrebbero loro qualcosa da insegnare a noi.....forse il il coraggio???....Vedi tutto sommato è gente che agisce che si attiva che buca come il burro le nostre barriere...io sto con ciò chi vince perché sto con ciò che è giusto io sto con ciò che evolve che deborda che straripa che abbatte le barriere (se ci riesce) ... l'evoluzione è l'agire di due forze, l'una che spinge e l'altra che resistere, io sono affascinato dal poter capire e assistere a tutto ciò e il mio apprezzamento va a qualunque sia la forza in campo (che spinge o si difende)....Fai barriere di burro e te le bucano...chapò agli immigrati...magari il problema è chi fa le barriere in questo paese; quindi, ricapitolando tra gli immigrati e gli italiani scelgo gli immigrati che sono, ripeto, comunque più apprezzabili del popolo delle fighette, almeno conformemente alle mie opinioni... ho più motivi io di patteggiare con la loro invasione (che purtroppo pagheremo pesantemente, ma ci sta tutta, Shumpeter docet) che altri.

    Ma quello che vedo però - per onestà intellettuale e non con intento provocatorio - è che le barriere di burro non sono figlie del pensiero eastwoodiano (pensiero peraltro non semplice da comprendere) orbene dell'esatto opposto. Noi possiamo anche costruire labili e indifesi confini (in italia è stata la scelta della maggioranza della popolazione nel corso del tempo: di base siamo un paese orientato al catto-socialismo) ma non possiamo però trattare i risultati di ciò, ciò che ne deriva (afflussi sconsiderati di "povera gente" la cui unica sfortuna, e qui si tratta di sfortuna, è di essere nati nel posto sbagliato e la cui legittima avidità, come per TUTTI, ricchi o poveri che siano, di progresso li porta a "straripare) come se fosse il risultato di barriere ...... MAI ERETTE.
    E se invece di "contaminare" la nostra dialettica di orgoglio, sentimentalismo, idealismo e faziosità (io sono il primo mea culpa) fossimo più attenti a capirci a fondo prima di esprime giudizi stereotipati forse non cadremo nelle facili trappole di considerare - per esempio - ma non mi frega molto, sinceramente - Trump squilibrato, ignorante e (questo è il massimo dell'incoerenza) "idiota" ........ Se ti informi noterai che quello che ha fatto (dimostrando tutt'altro che le qualità che esponi) è nient'altro che bucare barriere di burro proprio come gli immigrati di cui sopra (compra edifici lasciati fatiscenti sfruttando detrazioni fiscali ovvero per i non addetti ai lavori, compra edifici (grattacieli) lasciati in incuria da famiglie di ricconi "intelligentoni" senza rischiare soldi propri).....
    Forse il motivo per cui Trump tratta in un certo modo il tema degli immigrati, è proprio riconducibile al fatto che ..... sono gli unici dai quali può avere concorrenza in una società oramai flat in cui il vecchio perbenismo borghese è stato sostituito dalla ricerca della finezza intellettuale, fine a sé stessa....

  6. Gm2016
    di Gm2016

    Perché TRUMP ...... in realtà ...... è un immigrato con la parrucca....ehehehheehhe

    1. Utente rimosso (SillyWalter)
      di Utente rimosso (SillyWalter)

      Solo per dire: qui, caro GM2016, non c'è alcuna complessità da interpretare, almeno nel film di Eastwood. Non credo che tu ti sia preso la briga di leggere l'autobiografia da cui è tratto, non dico le recensioni "sinistroidi", ma L'AUTOBIOGRAFIA DELL'EROE. Scopriresti che Eastwood ha lasciato fuori molti episodi ed aspetti odiosi (fanatismo cieco, xenofobia, ignoranza, vanterie machiste) che lo stesso American Sniper non ha fatto nulla per nascondere. E contando poi che il libro gliel'hanno "ripulito" se non "riscritto" in due, non si può neanche immaginare che cosa abbiano lasciato fuori e che razza di merda umana fosse il suddetto eroe (quanto vorrei mettere le mani sulla prima sgrammaticata bozza scritta dal cecchino in persona...). Questo è revisionismo al cubo! Se la realtà è complessa la soluzione non sono certo dei "war-film for dummies" come questo.

    2. giovenosta
      di giovenosta

      ...piuttosto sembra l'incarnazione dell'Azatoth di lovercraftiana memoria: il dio cieco e idiota che gorgoglia e bestemmia al centro dell'Universo, amorfa escrescenza d'abissale confusione stordita da un incessante suono di flauti...chissà, forse dovremo sospendere il nostro (?) catto-socialismo italico (che però bizzarramente continua a produrre altri Azatoth come Berlusconi et similia) e inchinarci definitivamente al nostro ineluttabile destino...e aspettare l'apocalisse in santa pace, come si suol dire... ;-)
      consiglio la visione almeno del primo episodio di "Horace and Pete" (2016) di Louie CK, molto più attento e profondo (e causticamente disperato) di quasi tutti i film del Clint.

    3. Gm2016
      di Gm2016

      Purtroppo sono necessarie delle semplificazioni e ciò che non può dirsi è che la realtà non sia complessa .... e che quindi non sia da semplificare .... lo è lo è ..... ma secondo me qui stiamo dando troppa importanza all'espressione di un giudizio sulla scorta di sedicenti aspetti propagandistici della pellicola....certo c'è l'idea di clint che può non essere apprezzata e/o condivisa ma attenzione perché la sua idea, sicuramente molto radicata 1) non la scopriamo oggi! (o non abbiamo capito nulla fino ad ora...what a surprise!!!) 2) è traducibile e quindi comprensibile solo nel continuum delle altre opere... questo sono le sue pellicole mi spiace per i detrattori...

      nel complesso è un'idea che trascende gli Usa - questo vi eccepisco - e che va dritto all'individuo e ai suoi valori, cosa diversa non potrebbe fare un individualista. Il tributo finale è il tributo ad un "uomo" non alla nazione, non alla nazione che l'ha ucciso.... chi sono i suoi nemici??? un popolo combattivo, un formidabile cecchino arabo in terra straniera??? o un individuo, un americano, reso idiota proprio da quella guerra che entrambi hanno combattuto??? Cosa resta se non l'individuo???

    4. Gm2016
      di Gm2016

      giove.....non tanto bizzarramente....possiamo tranquillamente affermare che c'è un "inscindibile" nesso tra i due fenomeni....

      realmente siete fomentatori del liberismo più sfrenato....non sei contento di produrre qualcosa di così importante...... ;!

    5. Utente rimosso (SillyWalter)
      di Utente rimosso (SillyWalter)

      Non fare il politico. La verità non è sempre altrove, nel "continuum" delle opere, nell'idea che trascende...non eri per il fare? Per l'essere pratici e attivi? Ti ho portato un FATTO che dice che Eastwood ha edulcorato un'autobiografia già edulcorata e ha fatto un tributo ad un uomo ed un eroe entrambi inesistenti con tanto di finale scorretto preso da immagini reali di bandiere americane al vento durante il funerale...non stiamo parlando di interpretazioni ma di omissioni e falsificazioni...e anche con tutta la retorica del mondo è impossibile fare chiarezza se mancano I FATTI

    6. Gm2016
      di Gm2016

      io sono per il fare che qui significa scrivere... il film è un adattamento che ha le sue regole che rispondono alla semplificazione e alla libera scelta del regista

      nel mio commento giudico un film, che il copione fosse preso dai peggiori incubi di Clint mi è del tutto indifferente perciò non ho toccato l'argomento; quindi mi affido e concordo nel tuo giudizio sulla falsità del film rispetto alla storia originale tratta nel libro, né sinceramente posso fare altro atteso che non l'ho assolutamente letto né peraltro ho intenzione di farlo avendo tutto altro cui dedicarmi nelle letture che la autobiografia di un cecchino

    7. Utente rimosso (SillyWalter)
      di Utente rimosso (SillyWalter)

      Ah si? Mi sembrava che tu giudicassi anche gli "assemblement" sinistroidi e la gente "senza palle" difendendo la posizione di un regista scorretto senza conoscere tutti i dati della questione. Non hai giudicato un film, hai giudicato delle posizioni politiche...lo sai, ma visto che questa è una discussione politica, finirà con ognuno convinto delle proprie ragioni.

    8. Gm2016
      di Gm2016



      per il resto che altro devo dirti....la visione di un film e la sua accettazione deriva ovviamente dal bagaglio di valori di ognuno di noi,,,possiamo discuterne - di quei valori - e tentare di comprendere l'altro punto di vista per capire se forse qualcosa ci sfugge nella nostra personalissima rappresentazione della realtà, nel nostro "roman", ma non sempre lo sforzo è facile e si finisce ineludibilmente nella invarianza delle proprie idee

      intanto la vita scorre e pure la morte e così la veritas (hai ragione non è nel continuum delle opere del regista) è nel continuum dei nuovi cecchini che appunto continuano a tuonare ... in ogni epoca e in ogni razza, in ogni paese, ci ammazziamo alla prima caxxata ........ il bullo della nostra adolescenza, il cattivo, il lupo, chi non l'ha vissuto ....non prendiamoci per il kulo ... sapevamo allora chi erano i buoni e chi i cattivi....adesso che purtroppo dai cazzotti si è passato alle bombe e il quadro diventa davvero schifoso per conosce il valore della vita, facciamo finta di non sapere più chi sono perché pensiamo forse che così tutti la smettono....mi fanno piacere le vostre idee e i vostri tentativi, mi riempiono davvero di gioia, non sono insensibile alle vostre prese di posizione mal celate nelle solite retoriche c.d."sinistroidi" (con affetto, ovviamente) fino al punto di trovare ogni nefandezza in un ottimo film .... ma so che sono sbagliate come sapevo nella mia adolescenza che era sbagliato lasciarli fare, sapevo che avrebbero continuato.... in ogni classe di ogni scuola di ogni paese

    9. (spopola) 1726792
      di (spopola) 1726792

      il kulo scritto con la K proprio no! ti prego!!!

    10. Gm2016
      di Gm2016



      kommunisti la k è diventata semanticamente idiosintocratica ... Non t
      tutto a torto non tutto a torno il ghetto kulturale è duro credevano di essere i precursori del progresso i paladini dell evoluzione si sono trovati ad esserne il "rutto"

    11. Gm2016
      di Gm2016


      Con questo intervento molto kuloturale del buon compagno k vi
      lascio alle vs ulteriori

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