Trama
Il cecchino Chris Kyle viene inviato in Iraq con una sola missione: proteggere i propri compagni. Grazie alla sua precisione millimetrica e alla sue gesta eroiche salverà innumerevoli vite guadagnandosi il soprannome di "Legend". Tuttavia, la sua reputazione cresce anche dietro le linee nemiche facendolo diventare uno degli obiettivi primari. Nonostante ciò, riuscirà a far ritorno a casa scoprendo che la guerra è qualcosa che difficilmente riuscirà a lasciarsi alle spalle.
Approfondimento
AMERICAN SNIPER: LA VERA STORIA DEL CECCHINO CHRIS KYLE
Diretto da Clint Eastwood e scritto da Jason Hall, American Sniper racconta la vera storia di Chris Kyle, un soldato divenuto un eroe sul campo di battaglia per le sue grandi doti da cecchino. Appartenente al corpo dei Navy Seals, Chris viene inviato in Iraq con una sola missione: proteggere i suoi commilitoni. La sua precisione millimetrica salva numerose vite in battaglia, tanto da guadagnarsi il soprannome di 'Legend', leggenda. Tuttavia, la sua reputazione cresce anche tra le fila nemiche, divenendo un obiettivo primario per gli insorti. In questo frangente, Chris è posto di fronte anche una guerra personale, che lo porta a lottare per essere anche da lontano un buon marito e un buon padre. Al ritorno a casa dalla moglie Taya, però, le cose non saranno semplici come pensava, facendogli realizzare di non poter lasciarsi alle spalle ciò di cui è stato protagonista e testimone sul campo.
Basato sull'omonimo best seller scritto da Chris Kyle (morto tragicamente mentre si trovava in un poligono di tiro in Texas nel febbraio 2013) con Scott McEwen e Jim DeFelice, American Sniper conta sulla direzione della fotografia di Tom Stern, sulle scenografie di James J. Murakami e Charisse Cardenas e sui costumi di Deborah Hopper. A dispetto delle statistiche militari che considerano i milioni di veterani impegnati in guerra solo un dato numerico, American Sniper si sofferma sulle conseguenze che la guerra ha nelle vite dei militari, divisi tra i combattimenti in nome della patria, gli affetti personali, la paura che la loro professione genera sulle persone care e le difficoltà del ritorno a un'esistenza normale.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
Protagonista principale di American Sniper nei panni di Chris Kyle è l'attore Bradley Cooper. Divenuto in guerra un leggendario cecchino, Chris non è un uomo violento. Semplicemente, si attiene a espletare il proprio dovere per una causa che ritiene giusta. Il suo eroismo, spesso confuso con il numero di persone che ha ucciso sul campo, si manifesta soprattutto quando una volta tornato in famiglia deve affrontare le ferite intangibili che la guerra lascia in lui e nella sua famiglia. Dio, il Paese e la famiglia, sono i tre punti cardini della sua vita, precetti a cui si attiene con dedizione e con lo spirito di chi sa di essere nato con un accentuato senso di protezione verso gli altri.
Ad interpretare la moglie Taya è l'attrice Sienna Miller. In contatto con il marito in guerra grazie ai telefoni satellitari, Taya è suo malgrado testimone di sconvolgenti eventi, di cui può sentire l'eco, ed è costretta a prendersi cura da sola della loro famiglia, tentando di mantenere saldo il nucleo familiare. Paziente nei confronti di Chris e del compito a cui è chiamato, Taya non gli fa mai mancare il suo sostegno. Particolarmente utile per delineare le figure di Chris e Taya si è rivelata la collaborazione della vera Taya Kyle, che ha anche stretto un buon rapporto di amicizia con la Miller.
A parte Taya e i loro bambini, Chris Kyle ha un particolare legame affettivo con i compagni militari del Seal Team 3, con i quali condivide l'esperienza delle missioni in Iraq. Abituati a confrontarsi quotidianamente con la morte, i militari formano dei forti legami proprio per sopravvivere al clima di ostilità e terrore che incontrano sul campo. Uno degli uomini che hanno combattuto al fianco del vero Chris Kyle è Kevin Lacz, meglio noto con il soprannome di Dauber. Dapprima scelto solo come consulente dalla produzione di American Sniper, Lacz ha finito con il diventare attore e per interpretare se stesso sullo schermo. Gli altri componenti della squadra, invece, hanno il volto di giovani attori emergenti, addestrati come veri Navy Seals: Jake McDorman (è Ryan Job, soprannominato 'Biggles' e grande amico di Chris), Cory Hardrict (è D), Luke Grimes (è Marc Lee), Eric Laden (è Squirrel) e Ray Gallegos (è Tony).
Le leggendarie prodezze da cecchino di Chris, poi, hanno un contraltare nel nemico Mustafa, un tiratore scelto siriano che ha partecipato anche alle Olimpiadi e che è giunto in Iraq con l'obiettivo di lottare al fianco dei ribelli, impersonato da Sammy Sheik. Sul fronte nemico, inoltre, si distinguono anche lo sceicco Al-Obodi e il mercenario 'The Butcher' (il macellaio), portati in scena da Navid Negahban e Mido Hamada.
La famiglia reale di Chris è infine completata dal fratello Jeff (unitosi anch'egli al corpo militare e interpretato da Keir O'Connell) e dai genitori Wayne e Debbie (supportati da Ben Reed e Elise Robertson).
Note
Il film è ideologicamente cristallino: non ci sono dubbi su chi siano i buoni, l’idea eastwoodiana di racconto è western, Falluja è la nuova Frontiera. Il fatto che la guerra sia necessaria (evidentemente anche quella di Cheney, Rumsfeld & co.) non significa sia bella e neppure giusta. E Eastwood la descrive nella sua ineluttabile tragicità, senza fare sconti aderendo perfettamente alla visione del soldato, che è poi la stessa del suo cinema, perché l’idea di narrazione di Clint parte sempre da individui come l’American Sniper, dalla loro assunzione di responsabilità e dall’impresa che sono chiamati a compiere.
Trailer
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- Miglior montaggio sonoro al Premi Oscar 2015
Commenti (15) vedi tutti
L'America ormai non è più un grande paese, i suoi eroi una nemesi del sgt York, la loro fine beffardamente ingloriosa. L'opera di un Eastwood (ei fu) senilmente in trincea non poteva che fallire e far gioire milioni di patrioti. Niente macchie nel CV di Kyle, nessun errore nè testimonianza di casualties of war, e poi l'aiuto ai reduci...al poligono
commento di Inside manA distanza di qualche anno dalla sua prima uscita, questo film continua a essere un film divisivo, come fu allora, o se ne può parlare con maggiore distacco?
leggi la recensione completa di laulillagrande Clint,americani i superpolizziotti del mondo !
commento di polacmarclint ce l'ha piu grosso di cloney? il tramonto del cinema americano
commento di zapataSpettacolare nel lato bellico, imbarazzante in tutto il resto.
leggi la recensione completa di giansnow89Tremenda esaltazione della demenziale mentalità guerrafondaia americana. Oltre a essere brutto, è un film criminoso.
commento di silviodifedeScontato come tutti i film del genere.. E' una storia vera.
leggi la recensione completa di silviaplusUn buon film ma non buonissimo, un buon Eastwood ma di sicuro non il migliore.
leggi la recensione completa di tobanisFilm molto bello ispirato sull'attuale guerra che i soldati combattono in Iraq, poche le scene di combattimenti, ma il film è più centrato sui sentimenti e drammi psicologici che subiscono i militari sul campo di guerra. Il film è candidato all'oscar, credo se lo meriti
commento di iiuma8288Gran bel film di Eastwood. Più che un film d'azione o di guerra, è un film di riflessione sui reduci della guerra e i loro traumi con grande difficoltà a riadattarsi alla vita normale. Ottimo Bradley Cooper
commento di IGLILupi, pecore e cani pastori.... Semplice....L'ordine nel caos....E' tutto qui! Grande, ennesimo, capolavoro di uno dei pochi artisti che è rimasto lucido e incorruttibile. Ah, Dirty Harry .......
leggi la recensione completa di Gm2016E' eroe nella guerra in Iraq, ma odia quello che fa.
leggi la recensione completa di BalivernaEastwood costruisce con perizia ed attenzione un film crudo, ma al contempo elegante, sulla guerra e sui fantasmi che essa crea. Una storia vera, tragica, che appassiona e fa riflettere, non dimenticando il gusto estetico della battaglia.
leggi la recensione completa di Guidobaldo Maria RiccardelliLeggi le stroncature e nel 90 % dei casi trovi la giustificazione per la misera stellina nel "politicamente scorretto" e allora non puoi che strizzare l'occhio al buon vecchio Clint. Il film però risulta essere tutt'altro che privo di sbavature. Purtroppo è troppo figlio di troppe madri (dove il troppo è troppo sottolineato troppo volontariamente,
commento di fra_pagaClint Eastwood è tornato e si è ripreso Dirty Harry. È un film pregevole, con scene di guerra perfettamente girate e con notevoli dispiegamento di mezzi, ottimi il montaggio e l fotografia, buone le musiche, ma il suo messaggio è assolutamente negativo e lo spirito nazional-repubblicano sventolato ai quattro venti lo trascinano giù nel giudizio.
leggi la recensione completa di michemar