Regia di Henry Hobson vedi scheda film
In questo weekend la scelta era abbastanza ridotta. Escluso l'orsetto scorreggione (troppo volgare per i miei gusti) o il Samuel Jackson (altrove sempre bravissimo ma stavolta sottoposto ad un regime che definirei cascame spielberghiano), insomma non è che ci fosse da star allegri. E mi è venuta (non cercata) la gag giusta ("star allegri") per introdurre un film che parla solo di morte, aspettare la morte, etc. Lo dico infatti fin da subito. "Contagious" ha questa caratteristica primaria: è un film dannatamente MORTIFERO. Uno dei più mortiferi mai visti. Roba che esci dalla sala (mi si passi l'espressione) toccandoti i genitali o facendo le corna. Poi vabbè c'è chi lo ha preso sul serio, il film, vagheggiandone una visione sofferta e dolente. Io sarò invece drastico: è una pellicola semplicemente sciagurata, e a peggiorare il tutto c'è questa suggestione di autorialità che aleggia vanamente per tutta la durata. Quindi anche pretenzioso, oltretutto. C'è perfino chi ha evocato Malick...ma porca miseria se uno tira in ballo Malick io lo denuncio!!!! No, questo è solo un prodotto indipendente a basso budget che Schwarzy ha voluto inserire nel proprio curriculum che così fa figo aver dimostrato di "spaziare" artisticamente. E quanto al regista, gasatissimo dall'aver a disposizione un superdivo in vacanza, gli ha dato carta bianca. Con risultati penosi perchè Arnold è bollitissimo e fa solo tenerezza. E mi sia consentito qui di aprire una parentesi. Non so voi, ma io non posso fare a meno di associare il nome di Schwarzy a quello del collega Stallone. Se qualcuno ne ha memoria, nel 1997 Stallone fu protagonista di un bellissimo film scritto e diretto da James Mangold ("Cop Land") in cui egli impersonava con talento incredibile il ruolo di uno sceriffo. Non fu certo una svolta perchè due secondi dopo Stallone tornò alle sue solite scemenze. Ma fu un punto messo a segno per lui, che dimostrò di saper recitare, eccome (anche se ormai sono solo ricordi lontani per un attore che con quella faccia devastata potrebbe impersonare solo una storia di mostri....magari mostri mercenari ah ah ah) . Ecco, ho detto questo perchè invece Schwarzy non ce la può fare a realizzare qualcosa di "alto", proprio non è attrezzato. Lui solo robot ed energumeni, e stop. In questo film infatti lo vediamo deambulare con una monoespressività che impressiona. Mai una sfumatura, mai un guizzo, no, sempre questa mummia col mascellone prominente. La storia (storia?) è ambientata in un imprecisato futuro in cui sta dilagando un virus "zombesco", ma in realtà zombie se ne vedono solo un paio perchè qui si mette a fuoco lo status di "pre-zombie", uno stato ricchissimo di paturnie interiori per una ragazzina a modino e anche innamoratina di un amichetto (pure lui in odore di zombaggine). Questa ragazzina è la cocca dei due genitori che ovviamente non si danno pace che la pischelletta (il personaggio piacerà tanto suppongo alle pupette tipo Twilight con tutta quella sofferenza e tutti quei mal di pancia) gli stia diventando zombie sotto gli occhi. Insomma, paturnie della madre, paturnie della figlia zombeggiante, paturnie del padre....sicchè lo spettatore viene investito da un carico di Negatività che la metà basta. In questo film è tutto sbagliato. I lunghi silenzi non inducono a nessuna riflessione ma solo alla Noia. I pochi dialoghi sono da latte alle ginocchia, emanano profumi autoriali ma sono imbarazzanti. Poi le facce. In un film realizzato con un minimo di cura, la scelta delle facce (attraverso l'impiego di bravi caratteristi) è importante. Beh qui sono tutte brutte e penose. La colonna sonora: misera e orribile. Il cast. Sullo Schwarzenegger "impegnato" stendiamo un velo. E quanto alla Abigail Breslin (che ci fece divertire alle lacrime con "Little Miss Sunshine" in un'altra vita) è caruccia assai ma dopo un quarto d'ora ha già rotto e vorresti che morisse il prima possibile. Film fallimentare. E mortifero.
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