Regia di François Girard vedi scheda film
Stent è un ragazzo di dodici anni, che ha un grande dono per il canto. Così quando la madre muore, il padre, che nel frattempo ha messo su un’altra famiglia che non sa nulla del suo passato, decide di farlo entrare in una scuola di musica specializzata nel coro di voci bianche. Stent ha molto talento, ma il suo carattere irrequieto lo porta a confrontarsi col direttore in modo duro. Per entrambi sarà necessario mettere in campo qualcosa di nuovo.
François Girard racconta una storia intense dal finale commovente, collocandola in un’aura mistica grazie alla presenza costante dei cori dei ragazzi. Il tema principale è quello del cambiamento che diventa possibile quando si può seguire un ideale interno. Ma quello che ho trovato interessante è il discorso sulla temporaneità. La voce bianca è un dono temporaneo, destinato a sparire, come sono temporanei la presenza dei ragazzi nella scuola e i legami che si creano. Al dispiacere delle separazioni può affiancarsi la prospettiva delle nuove possibilità che quel periodo ha potuto creare.
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