Cronaca della vita di Gertrude Bell, viaggiatrice, scrittrice, archeologa, esploratrice, cartografa e ambasciatrice dell'impero britannico agli albori del XX secolo.
Condivido l'opinione che i primi 40 minuti sono orrendi, con musiche melò del tutto insopportabili. Herzog stupisce anche nel riuscire a produrre opere di bassissima qualità, se si escludono le bellissime location. Rimane un grande e come tutti non è infallibile
Biopic, testimonianza storica, documento naturalistico/etnologico, ma, soprattutto, poesia in una splendida e suggestiva soluzione cinematografica.
Nicole Kidman meravigliosa e regale nel ruolo di Gertrude Bell, eroina romantica ed appassionata, icona dell'emancipazione femminile, signora del deserto.
Formidabile opera del grande Herzog.
Biopic che Herzog gira in modo sontuoso e classico, dando ampio spazio al fascino da diva di una Nicole Kidman statuaria ed in gran forma, che può tranquillamente interpretare la Gertrude ventenne come quella quarantenne, con credibilità immutata e quell’aura da star che ben si incastona in un film celebrativo che sa trovare spazi e suggestioni
“Forse sono una spia. Ma una spia che non lavora per nessuno….tranne che per se stessa”.
Così si definisce ad un certo punto Gertrude Bell, donna affascinante, alta, bella, ma anche, ahimé, intelligente, sin troppo per poter essere tenuta a bada tra le maglie della società maschilista e segregatrice di un Regno Unito di inizi ‘900.
Non accettando… leggi tutto
Mentre ero in coda per ritirare i biglietti della Berlinale ho incontrato una signora che aveva già visto il film. L'ha commentato dicendo: "il regista non è stato per niente furbo". Io ho pensato che stavamo parlando di Herzog, l'uomo che ha fatto trainare una nave su per una montagna! L'ultima qualità che mi sarei aspettato di associargli è la furbizia. Eppure… leggi tutto
Vita e opere di Gertrude Bell, esploratrice e diplomatica inglese che ai primi del Novecento si recò in terra araba per assorbirne la cultura e favorire l'emancipazione politica di quei territori.
Talvolta il confine fra 'opera sontuosa e magniloquente' e 'polpettone insipido' è davvero insospettabilmente lieve, quasi impercettibile: è il caso di questo Queen of the… leggi tutto
Premetto che adoro molti film di Herzog, e questo a mio parere è solo a metà un suo film ed il mio voto sopravvalutato è solo per la seconda metà,
I primi 45 minuti quasi tutti indigesti, stavo interrompendo la visione, ma in seguito ci sono scene e luoghi che restano negli occhi e nel cuore. Alla trama e recitazione della Kidman darei un'insufficienza, alla…
Spia: sostantivo singolare femminile. Non è possibile una datazione della presenza femminile nelle vicende belliche dell'umanità, forse l'episodio più antico risale a Giuditta, che…
Vita e opere di Gertrude Bell, esploratrice e diplomatica inglese che ai primi del Novecento si recò in terra araba per assorbirne la cultura e favorire l'emancipazione politica di quei territori.
Talvolta il confine fra 'opera sontuosa e magniloquente' e 'polpettone insipido' è davvero insospettabilmente lieve, quasi impercettibile: è il caso di questo Queen of the…
Fu lo scorso anno quando Queen of the Desert, attesa nuova pellicola di Werner Herzog, iconico regista tedesco di Aguirre furore di Dio (1972), Fitzcarraldo (1982), debuttò al Festival di Berlino dividendo nettamente la critica, con l'ago della bilancia più propenso verso il giudizio negativo, elargito soprattutto da chi aveva grandi aspettative sul…
"Appunti veloci e primo impatto sul cinema che ci precede, su quello che ci sfiora, o addirittura ci evita; film che attendiamo da tempo, quelli che speriamo… segue
“Forse sono una spia. Ma una spia che non lavora per nessuno….tranne che per se stessa”.
Così si definisce ad un certo punto Gertrude Bell, donna affascinante, alta, bella, ma anche, ahimé, intelligente, sin troppo per poter essere tenuta a bada tra le maglie della società maschilista e segregatrice di un Regno Unito di inizi ‘900.
Non accettando…
Due grossi titoli, che al botteghino italiano sono andati meno bene del previsto, cinque opere d’autore che hanno vinto premi nei maggiori festival del… segue
Mentre ero in coda per ritirare i biglietti della Berlinale ho incontrato una signora che aveva già visto il film. L'ha commentato dicendo: "il regista non è stato per niente furbo". Io ho pensato che stavamo parlando di Herzog, l'uomo che ha fatto trainare una nave su per una montagna! L'ultima qualità che mi sarei aspettato di associargli è la furbizia. Eppure…
Il Festival di Berlino 2015 ha svelato oggi quali saranno i 23 titoli in Concorso (di cui uno, Cenerentola, in proiezione speciale), in attesa di comunicare… segue
Sono bravi, belli, affermati, strapagati. Veri idoli per i fan di tutto il mondo e capaci di calamitare le attenzioni di fotografi e stampa ogni volta che si… segue
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Commenti (6) vedi tutti
Condivido l'opinione che i primi 40 minuti sono orrendi, con musiche melò del tutto insopportabili. Herzog stupisce anche nel riuscire a produrre opere di bassissima qualità, se si escludono le bellissime location. Rimane un grande e come tutti non è infallibile
commento di viberI primi 45 minuti quasi tutti indigesti, stavo interrompendo la visione, ma in seguito ci sono scene e luoghi che restano negli occhi e nel cuore.
leggi la recensione completa di carromitIl risultato è inspiegabile. Herzog irriconoscibile, forse volutamente.
commento di monsieur opalBiopic, testimonianza storica, documento naturalistico/etnologico, ma, soprattutto, poesia in una splendida e suggestiva soluzione cinematografica. Nicole Kidman meravigliosa e regale nel ruolo di Gertrude Bell, eroina romantica ed appassionata, icona dell'emancipazione femminile, signora del deserto. Formidabile opera del grande Herzog.
commento di DavideKingInk80Una poetica lettera d'amore di Werner Herzog alla cultura islamica e al personaggio storico dimenticato di Gertrude Bell.
leggi la recensione completa di Gabriele_LasBiopic che Herzog gira in modo sontuoso e classico, dando ampio spazio al fascino da diva di una Nicole Kidman statuaria ed in gran forma, che può tranquillamente interpretare la Gertrude ventenne come quella quarantenne, con credibilità immutata e quell’aura da star che ben si incastona in un film celebrativo che sa trovare spazi e suggestioni
leggi la recensione completa di alan smithee