Regia di Quentin Dupieux vedi scheda film
Seguiamo le riprese di un film - nel quale si sta girando un altro film - con attori che non conoscono le loro parti, un regista frettoloso, una truccatrice invadente e una troupe sbadata.
Alla fine degli anni '90 Quentin Dupieux ebbe il suo quarto d'ora di celebrità come musicista: con il brano da discoteca - instant hit presto rimossa dall'immaginario collettivo - Flat beat, firmandosi come Mr. Oizo (bizzarro gioco di parole che solo un francofono può comprendere) e animando un buffo pupazzo giallo nel videoclip relativo. Poi, chissà che fine ha fatto. È presto detto: Dupieux si reinventa come regista e comincia a girare una serie di pellicole sperimentali o quantomeno fuori dagli schemi; il suo esordio sul grande schermo è con questo mediometraggio, il cui titolo Nonfilm già la dice lunga: c'è un film nel film nel film, oppure non c'è nessun film. Non c'è trama effettiva, non c'è alcunchè di chiaro e di definitivo in questi 48 minuti di camera a mano, dialoghi non sempre perfettamente logici, situazioni completamente prive di mordente, di interesse, di senso (se si eccettua la scena della sparatoria, che comunque a conti fatti non cambia nulla nell'economia del film). È un Nonfilm, una dichiarazione di intenti vera e propria, un inno al nonsenso; colpisce la scelta di effettuare le riprese dal basso, anche se non si capisce mai perchè (nei primi secondi viene inquadrato un cane: che ci sia lui dietro la macchina da presa?). Dupieux/Oizo, anche sceneggiatore, ritornerà un lustro più tardi con Steak (2007), il suo primo lungometraggio. 3/10.
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