Regia di Agnès Merlet vedi scheda film
Non aspettatevi un film horror, anche se trama e locandina sembrano "spingere" prepotentemente in quella direzione. Dorothy Mills (2008), coproduzione franco-irlandese, è la storia di un mistero che aleggia su una piccola isoletta dell'Irlanda e la comunità che vi risiede. Jane è una giovane psichiatra di Dublino che viene incaricata dal tribunale di recarsi sull'isola per seguire il caso della quattordicenne Dorothy, sorpresa nel tentativo di strangolare un neonato durante il suo servizio come baby sitter. Quello che Jane troverà nel piccolo villaggio sarà reticenza, ostilità e fanatismi religiosi che fanno capo all'arcigno Pastore Ross, oltre a mettere in pericolo la propria vita nel tentativo di tutelare la giovane. In questo dark-movie, non è solo il colpo di scena a farla da padrone ma la ricerca di una verità che si rivela scena dopo scena al pari di un oggetto ricoperto di sabbia che un piccolo soffio di vento scopre (quasi) delicatamente. Dorothy Mills non è una megaproduzione e in fondo lo si vede. Sicuramente il doppiaggio (per la versione italiana) non si avvale dei migliori talenti e gli attori (perlopiù interpreti di fiction televisive) come ad esempio l'olandese Carice Anouk van Houten (Jane nel film) sono bravi sì, ma senza eccellere. L'avvicendarsi degli eventi che compone la trama, nel complesso, è qualcosa di molto originale (rarità nei noir) rafforzato da scorci marittimi, scogliere e verdi colline che fanno sempre bene agli occhi. Io ne consiglio la visione agli amanti del genere (preferibilmente in lingua originale) e ho deciso di assegnargli 3 stellette e mezzo (sarebbe più un 6,5 ma...) a dimostrazione del fatto che le idee prevalgono sul budget, una regola più che mai vera al cinema.
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