Regia di Billy Wilder vedi scheda film
La solita inimitabile,geniale capacità di Billy Wilder di traslare i generi cinematografici.Lo spettatore pensa che si troverà a vedere un semplice ordinario film processuale e invece avrà molto,molto di più.Merito di una sceneggiatura a prova di bomba che tira fuori colpi di scena a ripetizione come da un cilindro di un mago.E merito soprattutto di una compagine d'attori che riescono a elevarsi a leggenda nei loro rispettivi ruoli.Domina con il suo monocolo perforante,arma degna quasi di un robot giaapponese di quelli della mia gioventù, il divino Charles Laughton nei panni dell'avvocato della difesa del sospettato.Una caratterizzazione perfetta,con grande ironia e con una serie di battibecchi con la sua infermiera continua fonte di divertimento(e se uno pensa che i due,Laughton e la vittima Lanchester erano sposati anche nella vita questo battibeccare continuo assume connotati metacinematografici).Poi la Dietrich,donna feticcio dell'ambiguità in una parte che si inserisce perfettamente nella sua essenza di doppiezza quasi mefistofelica,uno sguardo di quelli che non si dimenticano.E nulla si può dire sulla prova del solitamente più ingessato Tyrone Power anche lui su livelli di eccellenza.Come è su livelli d'eccellenza il film,una macchina calibratissima di ironia e colpi di scena,un film di genere processuale inquinato con decine di altri generi dalla solita mano perfida di Wilder.Perchè pur partendo da un racconto di Agatha Christie poi trasformato in piece teatrale il film vira presto dal meccanismo giallo della vicenda per poi snodarsi in un legal thriller(come diremmo al giorno d'oggi,probabilmente Wilder non sarebbe d'accordo) in cui i personaggi caratterizzati così in profondità danno luogo a schermaglie verbali di assoluto pregio e divertimento.Ma non è neanche solo un legal thriller.E'molto di più.E quando apre la bocca l'avvocato Laughton è meglio tacere,è una fonte praticamente inesauribile di aforismi intelligenti ed esialranti al tempo stesso.Merce rara al giorno d'oggi.Memorabile anche la sequenza con la Dietrich mascherata(anche il tema della maschera e dell'inganno) e il finale che forse non ti aspetti.Uno dei vertici della filmografia wilderiana....
nei panni dell'infermiera taglieggiata e vituperata dall'avvocato
da buono per eccellenza a una parte di sottile ambiguità
perfetto,uno dei miei attori preferiti
l'ambiguità fatta donna,un fulmine biondo capace di trapassarti con un solo sguardo...
regia perfetta per suspense e tempi comici.E non è un ossimoro.
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