Regia di Billy Wilder vedi scheda film
Prossimo alla pensione, un anziano e valetudinario avvocato (uno spiritosissimo Charles Laughton) accetta di assumere la difesa di un uomo (Tyrone Power), accusato di essere l'assassino di una donna benestante e matura di recente frequentazione. Convinto dell'innocenza dell'uomo, l'avvocato-detective sospetta qualche inghippo nella vicenda quando compare l'ambigua figura della moglie dell'accusato (Marlene Dietrich), una donna di origine tedesca che a sorpresa depone contro il congiunto.
Ennesima prova da manuale del grande regista austro-americano che sul testo teatrale di Agatha Christie (sceneggiato dallo stesso Wilder con Harry Kurnitz e Larry Marcus) innesta motivi di comicità e melodramma, in una partitura perfetta nella quale le uniche note stonate sono di un'attrice come la Dietrich, assurta inspiegabilmente agli allori della ribalta. Per la cronaca, la infermiera che Laughton tiranneggia durante il film (Elsa Lanchestr) era, nella vita, sua moglie.
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