Regia di Eli Roth vedi scheda film
Dopo "Cabin Fever", "Hostel" e "The Green Inferno", Eli Roth ci sorprende con un altro film: "Knock Knock". Ma, a differenza dei precedenti, non sono i massacri e le scene efferate di sangue a far da padroni...
Devo ammettere che prima della visione del film, sapendo che era Eli Roth il regista, ero abbastanza scettico circa il suo contenuto.
I massacri e il sangue di Hostel, di The green inferno, non mi facevano sperare in nulla di buono in "Knock knock". Invece mi sono dovuto ricredere, e sono molto contento di ciò.
Eli Roth ha mostrato a tutti che è in grado di produrre film senza puntare solo su un esagerato spargimento di sangue, ed ha capito che si può creare paura e tensione puntando su buoni attori (primo fra tutti Keanu Reeves) e su una giusta combinazione di musica e scenografia.
Il film in alcuni tratti (soprattutto all'inizio e verso la fine) ricalca molto "Funny games", anche se in questo caso c'è più adrenalina e il ritmo rimane ad un livello alto per tutta la sua durata.
In alcune scene, l'impulso dello spettatore di muoversi al posto di Keanu Reeves è forte e ciò sta a significare il raggiungimento dello scopo voluto del regista: avere un ritmo e tensione elevati.
Perciò, il ritmo elevato, unito alla bravura di Keanu Reeves e l'imprevedibilità delle due ragazze (interpretate da Lorenza Izzo e Ana de Armas) e il finale a mio avviso non scontato, hanno contribuito all'esito più che sufficiente di Knock Knock.
Film senz'altro da vedere.
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