Regia di Panos H. Koutras vedi scheda film
Yorgos esce di prigione dopo 14 anni e deve ricominciare la sua vita da zero. Incontra Strella, transessuale prostituta con una passione smisurata per Maria Callas, e si lega sentimentalmente a lei. La relazione non è semplice, però, e nel frattempo Yorgos prende a indagare sul suo stesso passato.
Strella, lo suggerisce la didascalia in apertura del film, è un gioco di parole che mescola il nome della protagonista Stella con la parola greca che significa follia (trella). Distribuito internazionalmente anche con il titolo (inspiegabile) A woman's way, il film è uno spaccato crudo di una realtà contemporanea ostile e a tratti inumana, nella quale amicizia e amore – questo il messaggio positivo di fondo – possono costituire l'unica cura alle tragedie che ci circondano. Per arrivare alla redenzione finale il nostro eroe Yorgos deve passare per la brutalità del carcere e il nonsenso di una quotidianità ritrovata quasi suo malgrado; l'esile legame con Strella si rivela pian piano molto più solido e sensato del previsto, tanto addirittura da permettere a Yorgos di chiudere i conti con il suo passato. Buona la drammatizzazione nella sceneggiatura di Panagiotis Evangelidis e del regista Panos H. Koutras, giunto qui al suo terzo lungometraggio, anche se qualche ingenuità negli snodi logici sale ogni tanto in superficie e i caratteri dei personaggi sembrano delineati in maniera un po' grezza. Bravi a ogni modo Mina Orfanou e Yannis Kokiasmenos nei due ruoli centrali, circondati da buonissime spalle. Pazza idea (2014) sarà il successivo lavoro del regista. 4,5/10.
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