Regia di Gus Van Sant vedi scheda film
Un Gus Van Sant più "classico", forse anche più "leggero" del solito ma pur sempre sublime e delicato.
Che Gus Van Sant sia un regista dal grande talento e dalla impeccabile tecnica è risaputo.
Ci ha deliziato in passato con una sua abilità e maestria tecnica in film come "Elephant" "Paranoid Park" e "Last Days"....film particolarissimi sicuramente ma con una regia sicura, impeccabile e perfetta.
Con questo "La foresta dei sogni" Van Sant torna ad uno stile "classico" seppur sempre impeccabile.
Tira fuori quindi un film carino, che non rientra per me tra le sue opere migliori seppur presenta tematiche ricorrenti del pensiero e dell'opera del regista.
Il tema della morte, il tema della separazione, il distacco, la follia. Van Sant ci porta dentro la foresta apparentemente, in realtà credo che il regista voglia portarci dentro noi stessi. Fuggire da se stessi è possibile ? Forse si, forse no...forse ci si riesce solo per merito o per colpa di un sogno. Se poi questo sogno sia un bel sogno o il più drammatico degli incubi...questa è una cosa puramente soggettiva.
Un cast di stelle del cinema, tutti in parte e credibili nelle loro interpretazioni.
Forse non è un film memorabile ma sicuramente vale la visione, una storia bella, toccante, commovente e a tratti imprevedibile.
Alcune scelte nella trama e nella narrazione forse non sono state azzeccatissime. Alcune cose a me sono sembrate palesemente "telefonate" altre come ho detto prima....una imprevedibile sorpresa.
Tutto sommato un bel film, carino...ma se devo essere sincero da un regista come Gus Van Sant mi aspetto molto ma molto di meglio. Van Sant è un regista capace di darti feroci pugni allo stomaco (vedi Elephant) e allo stesso tempo è capace di farti vivere e respirare tutto il malessere e il dramma che una persona può vivere (vedi Last Days o Paranoid Park).
Lo consiglio a tutti. Un bel film per una serata tranquilla.
Depp
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