Regia di Joe Johnston vedi scheda film
Discreto thriller che presenta un ritmo alto e diversi colpi di scena. Visione consigliata!
Thriller di appena 70 minuti, ma che presenta una buona quantità e qualità di tensione e un ritmo decisamente alto.
La pellicola, se vogliamo, appartiene al sottogenere “home invasion”, a cui si aggiungono, però, diversi colpi di scena che attirano l'attenzione dello spettatore e che ti fanno seguire attentamente lo svolgersi della storia.
Certamente il film non presenta nulla di originale, però, rispetto ad altre pellicole, riesce bene ad unire il thriller psicologico, al thriller di tensione vero e proprio, fatto di inseguimenti, scontri fisici e nascondigli.
Molto buona l'idea di ambientare la storia all'interno di un numero ristretto di uffici in un grattacielo. Ciò ha permesso di rendere maggiormente claustrofobica la vicenda e ti trasmettere allo spettatore le stesse paure provate dal protagonista.
Le tre cose che più mi hanno colpito positivamente della pellicola sono il ritmo, la colonna sonora (le diverse musiche utilizzate nei diversi momenti della pellicola, specie nelle scene di tensione, le ho trovate molto pertinenti) e l'interpretazione di JJ Feild, che ha vestito i ruoli del “villain”. JJ Feild è riuscito perfettamente a rappresentare la parte del killer freddo, distaccato e senza paure. Quasi come un robot. Davvero perfetto e una buona interpretazione la sua.
Anche il protagonista, Max Minghella, ha dato prova di una discreta interpretazione. Non è mai facile riuscire ad interpretare la parte della vittima. A mio avviso, ci è riuscito in parte. Non è di quelle vittime che vorresti vedere eliminate dal villain di turno il prima possibile, ma non è nemmeno quel tipo di personaggio per cui fai un tifo incredibile per tutto il film.
Interpretazione sufficiente.
Chi invece, non mi ha affatto convinto, è stata Eloise Mumford. Non mi è mai sembrata veramente nella parte di chi, da un momento all'altro, rischia di essere uccisa. Non è riuscita a trasmettermi né paura, né preoccupazione.
Per il resto il film in alcuni casi sorprende (buona l'idea dei colpi di scena), in altri ricade su scene già viste e riviste. Per esempio, ho trovato prevedibile più di una scena, però, nel complesso, si è riusciti ad introdurre qualche novità (il ruolo del cellulare del protagonista, la tessera magnetica per aprire le porte...) che in pellicole come queste non è mai facile trovare.
Perciò, visione consigliata!
A tutti auguro un buon proseguimento e un buon cinema!
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