Regia di Justin Benson, Aaron Moorhead vedi scheda film
Etichettare Spring come horror può trarre in inganno: non siamo di fronte a scene di sangue o di terrore. Film drammatico/sentimentale con scene di fantascientifico e soprannaturale: ecco cos'è Spring.
Sicuramente Spring non è un horror. Non può definirsi tale un film solo per aver proiettato qualche immagine cruenta (o a mio avviso disgustosa). Però, indipendentemente dalla sua natura, Spring rimane un film "povero". Povero non solo nel senso della sceneggiatura (questo anzi è un pregio e una cosa originale), ma, in definitiva, povero nei contenuti. Film con molti dialoghi ed interessanti, ma nello svolgimento delle azioni il film si dimostra appunto "povero", alle volte quasi come se i produttori non sapessero nemmeno bene loro cosa vogliono far trapelare o come vogliono proseguire.
La durata è di 100 minuti, la maggior parte dei quali però utilizzati come premessa o come introduzione al tema centrale. Lo scopo è quello di far crescere la curiosità negli spettatori, ma ciò ha l'effetto opposto, cioè di raffreddarli.
Dopo infatti la scoperta traumatizzante del ragazzo, il film inizia a scorrere veloce, quasi a voler chiudere il prima possibile la pellicola. E l'esito positivo del film si giocava proprio sul come sarebbe proseguito dopo la imbarazzante scoperta, e la risposta che ci fornisce il film è a mio avviso banale e sbrigativa.
Peccato, poichè la trama del film non era delle peggiori, ma una regia con idee poco chiare e troppo sbrigative hanno reso Spring un film povero e non ben definito.
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