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Il tesoro di Vera Cruz

Regia di Don Siegel vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il tesoro di Vera Cruz

di woody
6 stelle

Chase movie che fila a rotta di collo, praticamente un interrotto o quasi inseguimento della notevole durata di un'ora e dieci minuti scarsi (!). E' un piccolo film non tale: Mitchum non incarna la tipica figura da noir, anzi si dimostra alquanto imbranato (con la lingua), viene messo in scacco più volte da semplici manovali o benzinai indigeni, ricorre alla guida di una donna e perfino ovini e bovini gli danno filo da torcere. Chiaramente si spruzza ironia su tutta la pellicola ed il raffronto tra americani e messicani è impietoso con il barbiere, ad esempio, che guadagna denaro senza muovere un dito e l'ispettore generale del luogo che si limita a lasciare pacificamente cucinare nel loro brodo le varie pedine - che si dannano l'anima correndo a tutta birra mentre intorno a loro i nativi, contadini e bestiame, se la prendono comoda conducendo uno stile di vita assai più salutare rispetto a quello forsennato e periglioso targato USA - consapevole del fatto che alla fine tutti i pesciolini cadranno nella rete facendo il suo gioco. Inutile dire che si ribaltano quasi completamente i cliché che incatenano da tempo, nei film a stelle e strisce, i loro confinanti (sempre dipinti come bifolchi, pezzenti, codardi, poltroni, ecc.) rivalutandoli tramite un punto di vista non solo più tollerante, bensì spiritosamente ed intelligentemente controderisorio.

Su Jane Greer

Una habituée del genere noir. Naturalmente "Le Catene della Colpa" con il qui presente Mitchum è il fiore all'occhiello. Forse non tutti sanno che in giovine età, causa un attacco di paralisi, la sua muscolatura facciale rimase parzialmente compromessa. Fortunatamente, gli esercizi compiuti per riacquistarne l'uso, oltre al semplice esito positivo della guarigione, le tornarono assai utili per la sua futura attività di attrice. Aguzzando l'occhio si potranno notare minime sfumature nelle espressioni del viso che rendono la sua recitazione assai particolare.

Su Robert Mitchum

Il solito fustaccio di porfido: sguardo da scipafemmine e volto da cazzotti. Divertente vederlo alle prese con ovini, in una scaramuccia con due poveri messicani che quasi gli fanno fare una figura barbina, per non parlare di quelle che rimedia non decifrando un tubo di quanto gli vien proferito in spagnolo.

Su Don Siegel

Anche quando gira in economia non disperde nulla. Gli inseguimenti reggono a meraviglia l'usura del tempo (trasparenti a parte), così come l'impianto ridotto all'osso si mantiene saldo sorretto benissimo dalla tensione che Siegel sa trasmettere e mantenere dall'inizio alla fine in ogni sua opera.

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