Regia di Michael Miller vedi scheda film
Un assassino arriva in ospedale in fin di vita; i medici decidono di sperimentare su di lui un farmaco che lo rende pressochè immortale. Ora il problema diventa eliminarlo: se ne incarica un intrepido poliziotto.
Uno dei primi e dei meglio riusciti action movies con protagonista Chuck Norris, monoespressivo eroe positivo alle prese in questo caso con un cattivo truce e apparentemente immortale. Ma nulla è impossibile per Chuck, che in Terrore in città si presta anche a un paio di rarissime - per lui - sequenze molto, molto soft di accoppiamento con la bella Toni Kalem. A rimediare all'eccesso di drammaticità e di tensione della storia c'è poi il personaggio dell'aiutante poliziotto scemo, interpretato da Stephen Furst, già visto fra l'altro in Animal house (1978). Altri nomi di spicco nel cast: Ron Silver, Brian Libby, Steven Keats e William Finley. La regia di Michael Miller è dinamica e spigliata quanto basta; azione ed effetti speciali sono ben approntati; la sceneggiatura di Joseph Fraley parte da un'idea bizzarra, in chiave fantascientifica, per svilupparsi in maniera invero prevedibile, finale incluso e anzi da annoverare in primis come elemento deludente della trama. Il risultato è insomma godibile e comunque non del tutto scontato, quantomeno nella prima parte della pellicola. A questo proposito, la citazione di Shining (1980) in apertura è un degno omaggio scoperto che fa il paio con la scena in cui Furst ricalca il De Niro di Taxi driver (1976), verso i tre quarti della storia. 4/10.
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