Regia di Michael Miller vedi scheda film
Buon film, tra i migliori con Norris, che ben concilia il genere classico dell' attore con l' horror/thriller. L' aspetto un po' negativo è che il regista si perde in lunghi momenti che poco c' entrano con la storia, ad ogni modo la seconda parte è molto ben fatta e decisamente più avvincente di come si potrebbe pensare. Chuck Norris interpreta il ranger Dan Stevens che, durante un inseguimento, ferisce mortalmente uno psicopatico plurimocida, ben interpretato da Brian Libby. Alcuni medici, tra cui un giovane Ron Silver, decidono di sperimentare particolari medicinali sul criminale che finiscono per renderlo una sorta di macchina da guerra immune perfino ai proiettili. A seguito delle numerose vittime, Stevens si rimette sulle sue tracce. Nel complesso è sicuramente un film ben riuscito con diverse sequenze appassionanti e atmosfere ben create. Il ritmo è elevato e le scene d' azione sono molto ben girate, specialmente il combattimento finale tra Norris e l' omicida indistruttibile. Ovvio che gli effetti speciali non siano il massimo ma bisogna anche tenere conto del tempo di produzione da cui ormai sono passato giusto trant' anni. Se si passa sopra a una certa povertà di mezzi e di realizzazione in confronto alle pellicle contemporanee, il risultato non è affatto malvagio e l' asociazione tra atmosfere argentiane e i calci rotanti di Norris risulta parecchio originale
Buona
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