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La collina della libertà

Regia di Sang-soo Hong vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La collina della libertà

di obyone
7 stelle

locandina

La collina della libertà (2014): locandina

 

"La collina della libertà" del regista Hong Sang-soo è una chicca che la Biennale d'Arte non si è fatta scappare proiettandone i 66 minuti di prezioso contenuto, in concorso, nella sezione Orizzonti, durante l'edizione 71 della Mostra del Cinema. Minutaggio minimo ma come spesso succede una ricchezza di idee senza eguali che nonostante la vetrina veneziana non abbiamo potuto godere nelle sale italiane.

Kwon, tornata a casa propria, dopo un periodo prolungato di assenza, si reca presso l'istituto dove lavora e riceve una busta contenente una lunga lettera scritta dall'ex collega giapponese Mori, tornato a Seul con la speranza di incontrarla. Mori, in quelle lettere, che non è riuscito a consegnare di persona, scrive ciò che ha fatto nel periodo in cui ha soggiornato in Korea in attesa di poterla rivedere e riallacciare il filo di una relazione, forse, interrotta troppo frettolosamente. La busta, però, cade dalle mani di una Kwon alquanto scossa dalla lettura della prime pagine. I fogli si mescolano e la ragazza è costretta a leggere alla rinfusa le righe scritte dal giovane.

Hong Sang-soo destruttura il racconto e, prendendosi beffe del concetto lineare di tempo, mescola i manoscritti di Mori cosicché ogni fatto successivo al punto di rottura (la caduta della busta), si trasforma in un "caotico presente" nel quale gli episodi del soggiorno a Seul vengono visti secondo un nuovo e "anacronistico" intreccio. Ogni fatto "futuro" cessa di essere tale, diventa presente ai nostri occhi ricettivi e curiosi, per trasformarsi in "passato" secondo il nuovo (dis)ordine che Hong impartisce al racconto sovrapponendo le proprie immagini alla voce fuori campo del protagonista maschile e ai movimenti di Kwon, spesso colta nella lettura delle pagine ricevute.

Hong applica la propria formula cinematografica e rende il futuro presente, il presente passato ed il passato futuro, dando al tempo una sembianza alquanto personale e circolare. Facendo ciò non dimentica il suo obiettivo principale ossia analizzare gli effetti della scomposizione cronologica sui propri personaggi. Kwon avrebbe, forse, gettato le lettere sul fuoco se avesse letto della relazione tra Mori e Young-sun sin dall'inizio. Invece legge dell'altro, prima di approdare alla pagina in cui Mori consuma il "tradimento" e ciò, forse, le garantisce tutto il tempo di capire e comprendere. Il montaggio, dunque, non è, di per sé, frutto del desiderio di stupire lo spettatore ma strumento di analisi delle emozioni e dei comportamenti, ed è giustificato da un espediente narrativo e non da un'arbitraria scelta estetica del regista. Tra le personali scelte estetiche del maestro, invece, sono da annoverare i lunghi piani sequenza in cui l'unico "movimento" di macchina è lo zoom sui personaggi che ci sottrae dalla staticità delle scene per familiarizzare con la toccante umanità dei protagonisti che dimostrano di non avere nulla di straordinario se non i propri sentimenti e le proprie insicurezze, amplificate da dialoghi, a volte brillanti a volte basilari ma realistici, e da musiche toccanti e orecchiabili.

 

scena

La collina della libertà (2014): scena

 

Hong dimostra tutta l'empatia verso le sue creature con un cinema minimale e spesso malinconico che vorrebbe rileggere gli avvenimenti dando ai suoi beniamini la speranza di un cambiamento e di una seconda opportunità che, tuttavia, il destino sembra non voler accordare. Così la speranza diventa sogno e, al più, coscienza di aver provato a cambiare direzione ad una vita irrealizzata. Lo stesso Mori intuisce ciò e ne fa partecipe lo spettatore nei suoi scritti fin dall'inizio: "Cara Kwon, non ha importanza se ti vedrò o no, o se tu mi accetterai o no. Io dovevo venire! Credo che lo capirai quando ci rivedremo". Capito questo avremo appreso l'essenza del cinema intimo e "fuori tempo" di Hong Sang-soo.

 

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