Regia di Severin Fiala, Veronika Franz vedi scheda film
Doppia regia e, in pratica, doppio film e doppi protagonisti, visto che i protagonisti sono i gemellini Elias e Lukas Schwarz. Film ambizioso, questo "Goodnight Mommy", che guarda certamente ad Haneke, onnipresente nel cinema austriaco, ma che scivola maldestramente nel "torture porn", nella seconda parte. Andando con ordine, i primi quaranta minuti del film sono interessanti, tesi il giusto, seppur stilizzati e raggelati e s'intersecano diversi temi, legati all'identità e al doppio. Certo, dopo un quarto d'ora si capisce già tutto, o quasi, e questo è un peccato, ma il lavoro incuriosisce e affascina. Poi, quasi all'improvviso, il film precipita, letteralmente, in uno stupido, odioso, gratuito, "torture porn", con i gemellini che diventano la versione minorenne dei protagonisti di "Funny Games", e l'architettura filmica, già traballante, cade miseramente, seppellendo tutta l'enfasi da cinema d'autore che aveva faticato a creare. Rimane sempre un bel lavoro sulle luci e sui movimenti di camera, non c'è sciatteria, ma davvero il sottolineare quello che si era già capito minuti prima, con un lungo tormento cretino, è stata, per me, una mazzata. Sono due film, come dicevo, quasi girati da due mani differenti. Peccato, perché poteva essere qualcosa di molto superiore. Così com'è non esce molto da un canone horror piuttosto risaputo, seppur confezionato in maniera professionale, anche da parte degli attori. Molto sopravvalutato.
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