Regia di Severin Fiala, Veronika Franz vedi scheda film
Dopo una operazione chirurgica al viso, una madre torna con la testa bendata nella casa in cui vive con i due figli gemelli, Lukas ed Elias. La donna, tuttavia, ignora completamente Lukas, facendo come se non esistesse. Il suo comportamento farà sorgere nei gemelli l’idea che quella non sia la loro vera mamma; per cercare di farla confessare, la imprigioneranno sul letto stringendola con delle corde.
I registi e sceneggiatori Veronica Franz e Severin Fiala creano, fin da subito, una situazione ambigua, a tratti surreale: non si capisce da quale lato penda la follia, chi sia davvero matto tra i figli e la madre. L’atmosfera è quella di una prigione nascosta dietro la facciata di una villa di lusso; l’angoscia diventa sempre più palpabile mentre vediamo i protagonisti compiere gesti al limite dell’assurdo. Ad esempio, risulta raccapricciante l’abitudine di Elias di raccogliere delle grosse blatte dal giardino e di metterle in una teca, persino nutrendole e prendendosi cura di loro come se fossero animali domestici. Goodnight Mommy è anzitutto un film molto originale, nonostante i numerosi rimandi, ad esempio alle pellicole del regista greco Yorgos Lanthimos. Ma, soprattutto, basato su una sceneggiatura curata nei minimi dettagli, riesce a disturbare e a gettarci in un mondo alieno come solo pochi film horror sono in grado di fare.
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