Nel corso di una calda estate, in una solitaria abitazione tra i boschi e i campi di mais, due gemelli di nove anni attendono la madre. Quando questa torna a casa, bendata dopo gli interventi di chirurgia estetica a cui si è sottoposta, nulla sarà come prima e i gemelli inizieranno a dubitare della sua identità.
Note
Cinema teso anche se manipolatorio, violento sino al torture porn anche se tutto incentrato sull’accumulo demente di stereotipi horror, mixa, nel «glorioso 35 mm» firmato Martin Gschlacht, Fulci e Shyamalan, Damien Hirst e Funny Games, irride la propensione dello spettatore alla fede cieca e alla sospensione del dubbio, e sa essere spettacolo efficace e, insieme, sua critica acuta.
Follia e delirio, dubbi e paure sono elementi visibili nel film
Bel film molto intenso con trama originale che si differenzia dalle ultime stronzate spacciate per horror.
Per chi dice che è lento che non ho ancora capito cosa vuol dire..invece di perdere tempo a scrivere pirlate informati sulla sindrome di Capgrass. Si poteva evitare la scena del
"Goodnigh Mommy" è un film che si fa guardare per l'idea intrigante di fare di due gemelli dalle fattezze angelicate degli aguzzini senza scrupoli. Ma l'effetto disturbante che se ne ricava risulta non sempre centrato con il piacere di goderne. L'impianto noir finisce così per prostituirsi alla gratuita esibizione della violenza. Buon film a metà.
Lento, prevedibile, ripetitivo e con un quarto d'ora finale che vorrebbe scandalizzare e per fare questo ricorre alla più elementare violenza gratuita. Antipatici anche i due piccoli protagonisti, e ci tocca vederli per tutto il film essendoci solo un terzo attore: la mamma.
Un film bellissimo, volutamente lento ma che riesce a coinvolgere al cento per cento e riesce soprattutto a mettere molta paura seppur non si tratta di un vero e proprio film dell'orrore, ma di un film altamente drammatico.
effetti speciali zero,valore del film otto,un vero gioco al massacro che affascina e non delude,i bambini sono malefici.....siete avvertiti.La mamma ????...e' la mamma o non e' la mamma....chissa.
Il film della Franz attinge la sua forza espressiva dagli atavismi che emergono dai più profondi recessi della natura umana quale singolare declinazione di una Sindrome di Capgrass che sfocia nel tragico imperio da Signore delle Mosche che ne sani le colpe e ristabilisca l'equilibrio.
Chi ha detto che la realtà più vera e terribile sia quella vista da dentro. Quella vista da fuori può essere ancor più crudele. Perché può presentarsi come un muro impenetrabile, un cancello chiuso a chiave che impedisce di guardare oltre, di capire, di superare la paura indotta da un'apparenza straniante, che inquieta e spiazza chiunque la guardi.
Com’emotigeno (se pur gnomicamente neutrale, tra l’asettico-esperienziale e il grandguignol-melodrammatico) trattatello psicanalitico e psicofisiologico, comportamentista e cognitivista, nel quale le i(n)terazioni interpersonali fra il trio di protagonisti si susseguono attraverso il dipanarsi di un’apparentemente coerente, se pur straniante,… leggi tutto
L’esordio cinematografico condiviso tra Severin Fiala e Veronica Franz, quest’ultima moglie dell’eclettico Ulrich Seidl, rivela alcuni punti in comune con le tematiche preferite dal più famoso coniuge, che a sua volta si potrebbe definire un appendice dello stile di Haneke tanto da poterli includere come una via austriaca del modo di rappresentare una… leggi tutto
Due bambini gemelli si ritrovano a vivere senza padre e, per giunta, a seguito di una operazione chirurgica, la madre deve tenere il volto corpo durante la riabilitazione. È in tale contesto che i fratelli iniziano a dubitare della reale identità della madre, in questo suggestionati da una foto che ritrae il genitore assieme ad una amica che le somiglia...
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A prescindere dall'anno di distribuzione, i venti (+10) titoli (di film, serie e tutto quello che sta in mezzo e oltre i due estremi) migliori cui ho assistito e/o dei quali ho scritto su FilmTV.it nel periodo…
Com’emotigeno (se pur gnomicamente neutrale, tra l’asettico-esperienziale e il grandguignol-melodrammatico) trattatello psicanalitico e psicofisiologico, comportamentista e cognitivista, nel quale le i(n)terazioni interpersonali fra il trio di protagonisti si susseguono attraverso il dipanarsi di un’apparentemente coerente, se pur straniante,…
Selezione strettamente personale dei migliori film horror che ho guardato nel corso della mia vita (non sono in ordine di preferenza).
Playlist in continuo aggiornamente....
È un'esemplare di cinematografia austriaca, e per questo presenta già qualche elemento di interesse, essendo essa non certo molto prolifica. È pure un film girato benino, che gode di una discreta costruzione della suspense, e di un'ambientazione originale.
Pare tuttavia che Michael Hanecke sia riuscito ad imporre una regola a sceneggiatori e registi del suo paese,…
Dopo una operazione chirurgica al viso, una madre torna con la testa bendata nella casa in cui vive con i due figli gemelli, Lukas ed Elias. La donna, tuttavia, ignora completamente Lukas, facendo come se non esistesse. Il suo comportamento farà sorgere nei gemelli l’idea che quella non sia la loro vera mamma; per cercare di farla confessare, la imprigioneranno sul letto…
Finalmente un gran bel film, un film che ti sconvolge e che anche se non è un film puramente horror riesce perfettamente ad inquietare e a mettere paura, cosa che la maggior parte dei veri film horror di oggi non riescono a fare minimamente.
Allora, faccio tutti i miei complimenti alla regia che ha saputo dirigere questi due inquietanti ragazzini in modo a dir poco magistrale,…
Due bambini gemelli si ritrovano a vivere senza padre e, per giunta, a seguito di una operazione chirurgica, la madre deve tenere il volto corpo durante la riabilitazione. È in tale contesto che i fratelli iniziano a dubitare della reale identità della madre, in questo suggestionati da una foto che ritrae il genitore assieme ad una amica che le somiglia...
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Da poche ore ho visto in "anteprima provinciale" La Stoffa dei Sogni di Gianfranco Cabiddu e quasi da subito mi è venuto in mente questo...le sostituzioni gli scambi fatti da impostori nel cinema. Quello che si…
Due fratelli sono dubbiosi riguardo l'identitá della loro madre, di ritorno a casa, dopo un'operazione di chirurgia estetica...
Bel film d'autore, scritto e diretto da i due esordienti Veronika Franz e Severin Fiala, nel quale mostrano fin da subito il loro talento. Intimo e lento al punto giusto, regia studiata, inquadrature fisse e curate, fotografia ben contestualizzata, montaggio…
Cosa c'è di peggio del dubbio, dell'incertezza? La vita è tempestata di domande esistenzialiste e momenti in cui non sappiamo cosa bisogna fare per agire nel migliore dei modi, ma tra tutte le incertezze, una delle peggiori può essere considerata di certo quella che si ritrovano ad affrontare i due gemellini di 9 anni di questa pellicola, che attendono in una calda…
Doppia regia e, in pratica, doppio film e doppi protagonisti, visto che i protagonisti sono i gemellini Elias e Lukas Schwarz. Film ambizioso, questo "Goodnight Mommy", che guarda certamente ad Haneke, onnipresente nel cinema austriaco, ma che scivola maldestramente nel "torture porn", nella seconda parte. Andando con ordine, i primi quaranta minuti del film sono interessanti, tesi il giusto,…
Quando la madre torna a casa dopo un intervento di chirurgia plastica, i due gemelli Elias e Lukas iniziano a dubitare della sua identità, fino al punto da sviluppare una cieca ed irragionevole ostilità che li condurrà ad un gesto estremo quanto irrevocabile. Finale tragico.
Favola horror che segna il debutto alla regia della scrittrice Veronika Franz…
La vita non è solo quello che si vede. Quello che si sente, dentro di sé, ha un potere più forte di ogni immagine. Le emozioni, i ricordi, i rimorsi ed i rimpianti sono sogni ed incubi che si materializzano, dando forma al nostro modo di esistere. La fantasia è un riflesso dell’esperienza, che, quando questa è inafferrabile, la porta a compimento, la…
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Commenti (12) vedi tutti
"Auto".
leggi la recensione completa di mckFollia e delirio, dubbi e paure sono elementi visibili nel film Bel film molto intenso con trama originale che si differenzia dalle ultime stronzate spacciate per horror. Per chi dice che è lento che non ho ancora capito cosa vuol dire..invece di perdere tempo a scrivere pirlate informati sulla sindrome di Capgrass. Si poteva evitare la scena del
commento di PepsinaInsostenibile.
leggi la recensione completa di BalivernaIl vero horror in questo film, è nascosto nella mente e nel dolore non svelato dei protagonisti.
commento di GabryLed"Goodnigh Mommy" è un film che si fa guardare per l'idea intrigante di fare di due gemelli dalle fattezze angelicate degli aguzzini senza scrupoli. Ma l'effetto disturbante che se ne ricava risulta non sempre centrato con il piacere di goderne. L'impianto noir finisce così per prostituirsi alla gratuita esibizione della violenza. Buon film a metà.
commento di Peppe ComuneLento, prevedibile, ripetitivo e con un quarto d'ora finale che vorrebbe scandalizzare e per fare questo ricorre alla più elementare violenza gratuita. Antipatici anche i due piccoli protagonisti, e ci tocca vederli per tutto il film essendoci solo un terzo attore: la mamma.
leggi la recensione completa di undyingUn film bellissimo, volutamente lento ma che riesce a coinvolgere al cento per cento e riesce soprattutto a mettere molta paura seppur non si tratta di un vero e proprio film dell'orrore, ma di un film altamente drammatico.
leggi la recensione completa di ClintZoneeffetti speciali zero,valore del film otto,un vero gioco al massacro che affascina e non delude,i bambini sono malefici.....siete avvertiti.La mamma ????...e' la mamma o non e' la mamma....chissa.
commento di ezioEsordio Col Botto
leggi la recensione completa di LucaJazz94Ottimo thriller basato sul dubbio!
leggi la recensione completa di lino99Il film della Franz attinge la sua forza espressiva dagli atavismi che emergono dai più profondi recessi della natura umana quale singolare declinazione di una Sindrome di Capgrass che sfocia nel tragico imperio da Signore delle Mosche che ne sani le colpe e ristabilisca l'equilibrio.
leggi la recensione completa di maurizio73Chi ha detto che la realtà più vera e terribile sia quella vista da dentro. Quella vista da fuori può essere ancor più crudele. Perché può presentarsi come un muro impenetrabile, un cancello chiuso a chiave che impedisce di guardare oltre, di capire, di superare la paura indotta da un'apparenza straniante, che inquieta e spiazza chiunque la guardi.
leggi la recensione completa di OGM