Regia di Davide Ferrario vedi scheda film
Excursus sullo sviluppo industriale italiano nel ventesimo secolo.
Fin dalla fine degli anni Ottanta, vale a dire dai suoi esordi come regista e come sceneggiatore, Davide Ferrario è sempre stato un cineasta di contenuti, dedito al racconto dal valore sociale e civile; alternando film a soggetto a documentari, negli anni ha saputo produrre una discreta varietà di titoli pur rimanendo fedele ai suoi principii e mantenendo mediamente una buona qualità nel risultato complessivo. La zuppa del demonio è un lavoro girato per la Rai, datato 2014, che racconta tramite soprattutto materiale d’archivio l’evoluzione industriale dell’Italia nel corso del ventesimo secolo, passando attraverso gli strombazzati fasti del fascismo e la ricostruzione del secondo dopoguerra, fino all’avvento del terzo millennio; l’excursus è gradevole, narrato in voce off (Walter Leonardi e Giovanni Bissaca) in maniera semplice, ma incisiva, e la durata limitata a neppure un’ora facilita la visione già di per sé scorrevole. Certo: l’approfondimento scarseggia per ovvie ragioni, ma data la destinazione televisiva del lavoro non si possono fare più di tante colpe all’autore in tal senso. Da un’idea di Sergio Toffetti su cui il regista ha messo le mani insieme a Giorgio Mastrorocco. 6/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta