Regia di Régis Wargnier vedi scheda film
THE GATE (in originale Le temps des aveux) segna il ritorno del regista di "Indocine" Regis Wargnier al cinema, in un dramma ambientato in Cambogia nel sanguinoso periodo dei Khmer Rossi di Pol Pot. Un dinamico etnologo addetto al restauro di alcuni templi locali, impersonato dal divo nascente d'oltralpe Raphael Personnaz, viene catturato dai guerriglieri ed accusato di collaborare con la Cia. Imprigionato, riesce a stringere un accordo di collaborazione con il suo aguzzino e carceriere, e a guadagnarsi un espatrio che lo riporta nella natia Francia.
Ma la necessità di condurre con sé la ragazza di cui nel frattempo si è innamorato e la sua famiglia, contraria al regime, mette in pericolo la sua vita e quella dell'intera ambasciata francese, nei giorni che precedono la chiusura forzata della struttura per la rottura dei rapporti della dittatura con l'intero Occidente.
Il film si risolve in una concitata fuga sullo sfondo di un genocidio che il cinema ha altrove e molto bene documentato. Nello splendido "L'immagine mancante", recentemente beneficiato di una fugace apparizione in sala, un insieme di statuine ha reso indelebile nella nostra mente la testimonianza di un sopravvissuto: la storia qui narrata, pur concitata e drammatica, finisce per svilire la base ed il contesto della vicenda storica drammatica per chiudersi in atmosfere pseudo-thriller che banalizzano ed appiattiscono la sostanza, rendendo devastante il confronto tra le due opere.
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