Regia di Daniel Barnz vedi scheda film
Intenso dramma umano. Jennifer Aniston,superba
Claire Simmons alias Jennifer Aniston, soffre sia fisicamente che emotivamente, a seguito di un brutto incidente avvenuto un anno prima, in cui s’intuisce, ha perso la vita il figlio piccolo, porta delle cicatrici che segnano il suo corpo e la sua mente. Ciò la obbliga ad effettuare impegnativi e duri esercizi di riabilitazione ,che mal tollera e che sembrano addirittura peggiorare il suo stato fisico, peraltro, il suo atteggiamento non è molto collaborativo. Gli insopportabili dolori la spingono ad assumere antidolorifici anche in quantità massicce, acquistati in modo quasi sempre illegale. Separata dal marito, isolata dai suoi amici, perfino il suo gruppo di auto-aiuto, per persone in stato depressivo, l'ha allontanata, a seguito di un commento di cattivo gusto, sul suicidio di una dei membri. L'unica persona rimastale accanto è la sua badante e domestica, Silvana, che per devozione subisce le paturnie della padrona e asseconda le sue bizze, perfino quando la obbliga ad andare in Messico ad acquistare farmaci senza ricetta di cui ormai non riesce a fare più a meno. Il suicidio di Nina ,in realtà l’ha toccata profondamente e la induce ad esplorare i motivi della sua prematura e drammatica scomparsa. Claire esplora il confine fra vita e morte, obbligandosi a indagare sul senso della vita.Il film è concentrato sulla protagonista e sul suo trauma fisico e psicologico. La Aniston, nota al grande pubblico per i suoi ruoli brillanti, stavolta si cala invece in un personaggio del tutto drammatico, Claire appare come una donna cinica e nevrotica, lunatica e , scostante, ma dietro questa facciata è soprattutto un essere umano, vulnerabile e debole che cerca a tutti i costi di trovare un senso alla propria vita.
L’incontro con il marito di Nina è decisivo.La “torta” che dà il titolo al film, non è un elemento secondario, ma ha un grosso valore simbolico,la ragazzina che gliela prepara è una cialtrona e ladra, ma viene perdonata, perché comunque ha eseguito il suo compito a puntino, l’ultimo desiderio di Nina prima di farla finita, infatti, era di preparare una torta per il compleanno del figlio, ma regalandogliela Claire, sancisce un nuovo inizio e la sua rinascita. Dopo tanti angoscianti confronti, tutti nella sua immaginazione “malata” con il “fantasma” di Nina, capisce l’importanza delle piccole cose quotidiane, e da lì cerca di ripartire, per rimettere insieme i cocci della sua vita
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