Regia di Richard Fleischer vedi scheda film
La giovane Sarah, in convalescenza dopo un gravissimo incidente che l'ha privata della vista, viene ospitata dagli zii nella lussuosa villa nel mezzo della splendida campagna inglese.
Proprio la piovosa sera del suo arrivo l'auto dello zio che la sta accompagnando schizza l'acqua di una pozzanghera sugli eleganti stivali di un giovane. Questo gesto apparentemente innocuo farà scatenare una furia incontrollata che coinvolgerà anche Sarah ...
Un film tanto semplice quanto appassionante. La condizione di menomazione di Sarah la costringe a vivere gli eventi in una persistente inferiorità, mentre lo spettatore sa e vede tutto, ma nulla può fare per modificare gli eventi e partecipa della di lei minorazione con una frustrazione crescente.
La trama riesce a mantenere vivo il pathos per tutta la durata della storia, con riacutizzazione del dramma proprio quando tutto sembra finito, ma senza mai abbandonarsi a certe fastidiose ridondanze o a scene splatter tipiche di un certo genere.
Mia Farrow è bravissima ed efficace e Fleischer riesce, tra una cosa e l'altra, anche a fornire uno spaccato della società britannica, tra ceto aristocratico, emarginati e beat generation. Anche se di fondo il confronto è fra il meticoloso ordine della campagna del Berkshire rispetto all'irrazionalità della mente umana.
Dopo quasi 50 anni la Screen Gems starebbe progettando il remake del film con Mike Scannell (che ha appena esordito nell'horror He's out there, non ancora giunto in Italia) che si occuperà della sceneggiatura e Bryan Bertino (The Strangers) alla regia.
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