Regia di David Campbell vedi scheda film
Film a tema "spiritico" che si aggiunge alla pletora di pellicole basate sul classico "fantasma" rimasto legato al tratto di strada causa di incidente mortale.
Australia: due ragazzi incontrano su una spiaggia tre turisti americani, con i quali fanno amicizia. Durante la notte, attorno ad un fuoco improvvisato, raccontano una storia "realmente accaduta" relativa ad un incidente: vittima un motociclista, investito da una macchina nell'incrocio denominato Lemon tree passage. Da allora, chi attraversa di notte -e a forte velocità- il luogo dell'evento, è testimone di strane manifestazioni luminose. Ovviamente il gruppo si reca sul posto per verificare; coincidenza vuole che sia un giorno speciale, ovvero la ricorrenza annuale di un fatto di sangue. La storia del motociclista, infatti, è la classica "urban legend", ma non le manifestazioni ultraterrene, dovute alla sete di vendetta di Brianna, giovane sottoposta a violenza sessuale -culminata nel delitto proprio in prossimità di quel tratto di strada- e data per dispersa dalle autorità locali.
Se si riesce a chiudere un occhio sulla debolezza della sceneggiatura, che costringe lo spettatore a staccare l'emisfero sinistro del cervello (ovvero il lato razionale), questo Lemon tree passage è un film canonico, ma divertente. Tutto girato nello stesso spazio e nell'arco di una notte che si suppone -data l'illuminazione- essere di tipo artificiale, il film più spesso incuriosisce e scorre velocemente riuscendo a generare certo interesse circa lo sviluppo degli eventi e -soprattutto- attorno al twist in coda, anticipato da frammenti visionari (le allucinazioni della protagonista Amelia/Pippa Black). L'origine australiana del girato non conferisce originalità al prodotto (a differenza -ad esempio- dei due splendidi Wolf Creek), restando l'ambientazione circoscritta ad una anonima strada, circondata da un bosco. Nulla di nuovo quindi, anche se va riconosciuto che diventa, ogni anno che passa data la mole imponente di titoli girati, sempre più difficile essere originali. A questo Lemon tree passage va quindi riconosciuto un risultato sufficiente, merito dell'impegno profuso dall'intero giovane cast (artistico e tecnico) e soprattutto in considerazione del fatto che si tratta di un'opera prima (come regista e sceneggiatore) per David Campbell.
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