Regia di Jerzy Skolimowski vedi scheda film
E’ un film strano, particolarmente affascinante dove lo spettatore è portato tra realtà e fantasia, senza mostrare realmente che quello che vede sia accaduto davvero oppure no.
Eppure la storia ha un che di unico e particolare, di solito si urla per gioia, per rabbia, ma un urlo capace di uccidere è qualcosa che va aldilà della nostra comprensione.
Pensare che questo film ha 41 anni sorprende non poco.
Proprio il mescolare dei generi, e ambientare il tutto dentro un ospedale psichiatrico, dove durante una partita di cricket un uomo racconta una storia strana lo fa sembrare ancora fuori di testa di quanto immaginiamo.
Ed è proprio questo è il bello, la capacità di narrare una storia che può essere sia vera che fasulla, senza mostrare spiegazioni, e lasciando che sia proprio lo spettatore a cercare di capire dove si trova le verità o se quello che quel paziente ha raccontato sia una storia inventata da lui di sana pianta.
La storia è che ha conosciuto un uomo che ha imparato dagli aborigeni un urlo capace di uccidere.
Vero o falso che sia, il regista è capace di trascinare lo spettatore in una atmosfera onirica e fantastica, dove non ci sono fiabe, gnomi e via dicendo, ma una storia capace di atterrire.
E questo film spacca di brutto ve lo assicuro io.
Un film strano particolare, potente nelle immagini, grandioso nella storia, con un cast di attori da urlo che difficilmente dimenticherete, a me il film è piaciuto moltissimo, perché non è costruito come un puzzle in cui lo spettatore deve scoprire qualcosa, ma percorre una strada opposta, forse più rischiosa, e devo dire che è proprio qui che si nasconde la sua forza.
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