Regia di Jerzy Skolimowski vedi scheda film
Buon film dell'esule polacco in Inghilterra, anche se la vicenda mantiene il suo lato oscuro e di mistero. Il protagonista non ha niente di simpatico e niente che si possa compatire: è solo un minaccioso e viscido individuo che ha scoperto il modo di fare degli altri quello che vuole, anche unccidendoli, se gli gira. La presenza di John Hurt non ha potuto mancare di farmi pensare ad "Alien", che tra l'altro è dello stesso anno. Ho pensato anche che in fondo la trama non è poi così diversa: delle persone, per curiosità e debolezza, fanno entrare in casa un individuo che è innocuo solo all'apparenza (benché il suo aspetto inquietante e sinistro avrebbe dovuto fargli suonare il solito campanello); questo individuo ucciderà certi e ne farà passare delle brutte a molti altri. Il film è anche una piccola finestra aperta su certi inquietanti riti di certe culture primitive. Skolimovski non è certo il regista delle vicende serene e concilianti, e questo film ne è una riprova. Non posso dire che incontri la mia simpatia e il mio gusto (come Moonlighting), ma certamente è un film riuscito. Solamente, forse un po' meno di mistero intorno a certi eventi della vicenda e a certe caratteristiche del losco figuro non avrebbe guastato.
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