Regia di Anthony Mann vedi scheda film
Nei western di Anthony Mann, lo spettatore ha spesso l'occasione di inoltrarsi in paesaggi nordici, verdi o piovosi, con grandi corsi d'acqua (l'enorme fiume di Là dove scende il fiume, o le sconfinate foreste de Lo sperone nudo) che si distaccano ampiamente dall'arido contesto western, particolarmente stereotipato negli anni classici del genere. Qui Mann si spinge ancora più a nord, tra gli scenari innevati dell'Alaska di fine '800, nel pieno della corsa all'oro tra i territori più remoti ed inospitali. Il protagonista Jeff Webster (il fidato James Stewart) è un cowboy coraggioso, abile, scaltro, ma anche cinico, disilluso ed amareggiato verso il contesto che lo circonda. Ha un solo amico, il vecchio Ben con il quale condivide il sogno di trasferirsi in una fattoria nello Utah. Ancora una volta l'avidità degli uomini, nella figura del giudice Gannon, che spadroneggia a Skagway a capo di una banda di delinquenti, sconvolge i piani di Jeff, a cui viene ingiustamente requisita la sua mandria. Gli ulteriori eventi, spesso nefasti (le umiliazioni subite da Rube, troppo pavido per essere uno sceriffo e la tragica morte di Ben) porteranno Jeff ad una presa di coscienza il quale, quindi, abbanddonato il suo proverbiale cinismo, si ergerà a protettore di una comunità sconfiggendo definitivamente Gannon e i suoi scagnozzi.
Con tonalità volutamente malinconiche ed una sensazione di costante disillusione, Mann realizza uno dei suoi film più riusciti (probabilmente merito anche della bella sceneggiatura di un professionista come Chase), che davvero pone il western in un'ottica matura, ponendo la ferma necessità di costruzione della comunità (come già avveniva nei western di Ford e come si era già visto in Là dove scende il fiume) ma soprattutto ponendo l'indispensabilità della solidarietà tra gli uomini, ed è proprio in questo che l'indiivdualismo iniziale di James Stewart, che non si preoccupa di avvertire altri cowboys dei rischi delle frane e che sempre va ripetendo il suo credo sulla sua sicurezza di riuscire a cavarsela da solo, va a scontrarsi.
É interessante notare come il personaggio di Walter Brennan somigli molto a quello di Nadine Groot, il "vice" di John Wayne ne Il fiume rosso o sembri anticipare quello di Stumpy di Un dollaro d'onore, entrambi diretti da Howard Hawks ed il primo sceneggiato proprio da Borden Chase. Interessante inoltre che l'incontro (fuga) tra Jeff e Ronda sulla nave, sia ripreso quasi identicamente dal maestro Hitchcock nel suo Intrigo internazionale.
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