Nell'estate del 2011, nel pieno del potere berlusconiano, la vita di un tranquillo e ordinario mercato rionale è stravolta dalla notizia della sua chiusura da parte del Comune. L’unica realtà politica a cui rivolgersi è una sezione del PD, separata dal mercato e dal mondo da un muro di cemento eretto per permettere i lavori della metropolitana. Da quel momento si vivrà una giornata unica, paradossale, comica e drammatica, nel quale tutto si consuma e tutto diventa paradigma satirico della storia recente del nostro Paese.
Carino ma un po' troppo "romano-centrico" e macchiettistico. Mi piace Zoro in TV ma la sua ottima capacità di osservazione del popolo qui è portata un po' all'eccesso e si trasforma in farsa.
L’esordio nel lungometraggio cinematografico di Diego Bianchi in “arte” Zoro è (innanzitutto prodotto da ‘a Lazio: qualcuno doveva pur dirglielo) “un film in costume [da bagno] nell’Italia del 2011”… -[perché è stato scritto, girato e montato nel 2014, datosi che politicamente e socialmente sono… leggi tutto
L’approccio nei confronti di questo Arance e martello, esordio sul grande schermo di Diego Bianchi (alias Zoro, colui che meglio di tutti ha raccontato le pippe mentali della base de sinistra dal momento del passaggio dai Ds alla grande famiglia allargata del Pd), pone quesiti che manco Zoro di fronte alla telecamera che fa l’analisi della sconfitta (un must per noi altri, pure… leggi tutto
ARANCE E MARTELLO non entrerà nella storia del cinema, che Diego Bianchi alias Zoro abbia fatto una capatina sui grandi schermi non se n’è accorto nessuno. I fasti sul web con l’autocritica e l’analisi beffarda degli elettori/iscritti del PD, spaccati e sempre problematici sembrano finiti e le trasmissioni su Raitre hanno mostrato la corda della solita… leggi tutto
In linea paterna, figlia (Francesco Vicario) e nipote [lo zio è Stefano Vicario e i nonni erano (e sono) Rossana Podestà e Marco Vicario] d'arte, Margherita Vicario (romana classe 1988, e da…
...e qualche fantasma.
Tra i politicanti quanti patetici e inutili buffoni: il perfetto specchio del paese che dopo trent’anni di safari frigna e raglia cori…
L’esordio nel lungometraggio cinematografico di Diego Bianchi in “arte” Zoro è (innanzitutto prodotto da ‘a Lazio: qualcuno doveva pur dirglielo) “un film in costume [da bagno] nell’Italia del 2011”… -[perché è stato scritto, girato e montato nel 2014, datosi che politicamente e socialmente sono…
ItaliAtlantide.
Un'ennesima imbarcazione è stata avvistata, in panne, alla deriva nel Mediterraneo.
Coordinate per un tentativo di ricerca, soccorso, recupero e salvataggio: Museo…
Il mercato di Via Orvieto, posizionato a Roma nel quartiere San Giovanni, è a rischio chiusura per motivi non ben specificati. Gli operatori del mercato, un colorito gruppetto di personaggi che comprende figure popolari di ogni genere, dal romano verace all'immigrato ormai perfettamente integrato, non ci stanno e si rivolgono ai membri di una vicina sezione del PD, i quali poco prima si…
Con un po' di retrogusto alla "Ferie d'agosto", il popolare Zoro (alias Diego Bianchi) trasporta al cinema le sue leggiadre intemerate su una politica che ha perso il gusto di riconoscersi negli altri e si specchia in tristissimi laghetti (o banchetti) narcisistici.
Molto funziona, qualcosa no. Piace la pensante levità della prima parte, la carrellata infallibile di tipi umani/romani che…
"Cosa c'e' di piu democristiano e riformista di un parcheggio sotterraneo?"
Nella canicola agostana del 2011 il Sindaco di Roma decide di chiudere uno storico mercato di quartiere a San Giovanni.
La rabbia dei commercianti, delusa anche dal partito politico di opposizione a cui si rivolgono per ricevere un aiuto, trova uno sbocco disperato che rompe la consueta tranquillità…
ARANCE E MARTELLO non entrerà nella storia del cinema, che Diego Bianchi alias Zoro abbia fatto una capatina sui grandi schermi non se n’è accorto nessuno. I fasti sul web con l’autocritica e l’analisi beffarda degli elettori/iscritti del PD, spaccati e sempre problematici sembrano finiti e le trasmissioni su Raitre hanno mostrato la corda della solita…
Lo definirei un film del paradosso: personaggi, linguaggio, scene. Riesce a comunicare con ironia un'analisi socio-politica "paradossale": fatta sempre di verità nascoste; sempre alla ricerca di un consenso a prescindere. Il genere ironico-comico non è il mio preferito, ma è un film da vedere.
L’approccio nei confronti di questo Arance e martello, esordio sul grande schermo di Diego Bianchi (alias Zoro, colui che meglio di tutti ha raccontato le pippe mentali della base de sinistra dal momento del passaggio dai Ds alla grande famiglia allargata del Pd), pone quesiti che manco Zoro di fronte alla telecamera che fa l’analisi della sconfitta (un must per noi altri, pure…
La lista delle nuove uscite in sala è discretamente lunga ma con una sola vetta: a parte infatti il film di Baumbach, consigliato, e quelli di Maresco e Di Matteo (Arance e Martello, di Zoro, è ancora…
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Commenti (2) vedi tutti
…Mao Tse-tung, Ho Chi Minh, “Che” Guevara, Fidel Castro… …Malcolm X, Kwame Nkrumah, Gandhi, Mandela… …Gramsci, Togliatti, Berlinguer… …Lama, Pajetta, Napolitano, Natta… …Occhetto, Veltroni-D’Alema, D’Alema-Veltroni… …Franceschini, Bersani, Totti…
leggi la recensione completa di mckCarino ma un po' troppo "romano-centrico" e macchiettistico. Mi piace Zoro in TV ma la sua ottima capacità di osservazione del popolo qui è portata un po' all'eccesso e si trasforma in farsa.
commento di Artemisia1593