Regia di Nima Javidi vedi scheda film
Un'opera prima, questa dell'iraniano Nima Javidi che partirà anche da buoni presupposti, vale a dire l'imprevisto drammatico che ti sconvolge e mette a nudo rapporti teoricamente consolidati, reazioni insensate, difesa strenua del tuo orticello.
Ma insistere per un'ora e mezza arrampicandosi sugli specchi e tra incastri funzionali solo ad allungare il brodo della resa dei conti finale, e facendo contemporaneamente appello alla strenua sospensione dell'incredulità anche dello spettatore più paziente e coinvolto, irrita non poco e - come sottolinea Alan Smithee con una definizione che condivido appieno - finisce col ”disturbare”.
Siamo alla vigilia della partenza per l'Australia per una giovane coppia, un giovane ingegnere e la sua bella consorte, felici ed entusiasti. La casa è sottosopra per i preparativi e una tata, vicina di pianerottolo, causa servizio urgente, affida loro una neonata di pochi mesi che sta dormendo beata, il papà verrà a prenderla a breve, giusto un paio d'ore..
Di lì a poco, l'accidente inatteso: si accorgono che la bimba non dorme, ma ha smesso di respirare.
Chiamare il pronto soccorso sarebbe la soluzione più facile per tutti, ma non ci puoi fare un film, men che meno un'opera prima; e quindi ecco il tourbillon di personaggi a margine, tutti che gravitano nell'appartamento, ma nessuno che dovrà interferire con la bimba in camera da letto. Il fardello si fa pesante, le soluzioni vengono scartate una dopo l'altra, le ipotesi più tragiche incombono, le scuse e le accuse si accavallano, le bugie si intersecano, il tutto tra citofoni che insistono, squilli di cellulari, allarmi di macchine in strada, e noi che assistiamo a queste scenette e cerchiamo di immaginare come i due ne usciranno.
L'ora della partenza si avvicina sempre più, c'è un taxi che aspetta sotto casa, pronto per puntare all'aeroporto, e poi sarà solo Melbourne. Forse.
(ma non vi dico certo come termina il film, e comunque una cosa la sapevo, mai fidarsi di certi ingegneri..).
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta