Regia di Chris Columbus vedi scheda film
La nostalgia degli anni 80 imperversa, nel 2015, più che mai: l’anno visitato da Marty McFly nel 1985 ha visto il ritorno di Terminator e le versioni digitalmente ringiovanite di icone Eighties come Schwarzy e Michael Douglas (in Ant-Man). Ma se la nostalgia canaglia cercasse di ucciderci? Accade in Pixels, dove l’immaginario anni 80 tenta di distruggere l’umanità: una capsula spaziale, contenente celebri videogame da arcade, viene spedita in orbita e, 30 anni dopo, una razza aliena interpreta l’aggressività di Galaga e Donkey Kong come una dichiarazione di guerra. E risponde all’attacco, con versioni monumentali e catastrofiche di quei giochi, lanciando sfide tramite icone dell’epoca: i momenti più divertenti di Pixels sono quelli in cui gli extraterrestri comunicano con gli umani “ridoppiando” stralci video di Madonna, Ronald Reagan e Fantasilandia. Dove l’esercito nulla può, intervengono invece i nerd, protagonisti della rivincita definitiva: come novelli Ghostbusters, attrezzati con armi ludiche, gli ex piccoli grandi maghi dei videogame sono gli unici a poter salvare il mondo. Il vecchio mago Chris Columbus, invece, si fa da parte per lasciar dirigere il vero autore del film, Adam Sandler: produttore con la sua Happy Madison, fa di Pixels il suo weekend da bamboccioni in salsa sci-fi, imbastardendo l’avventura per famiglie coi suoi tempi comici stralunati, mettendo a dura prova ogni possibile target del film.
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