Regia di James Cameron vedi scheda film
Prima di dedicarsi ai supermega blockbuster e diventare il re del mondo per tutti i miliardi che si è intascato, James Cameron anche con un budget ridicolo per un film di fantascienza, che consisteva in soli 6,5 milioni, riusciva a tirare fuori da un B-movie tutto il suo estro e genio visivo, creando una nuova frontiera nell'ambito di cinema fantascientifico; il film in questione è Terminator (1984).
In netto contrasto con la fantascienza solare imposta da Spielberg e Lucas in quel periodo, Cameron con Terminator crea una pellicola agghiacciante, cupa, pessimista, tetra e angosciante; volendo riassumere tutti questi aggettivi in un solo vocabolo, si potrebbe definire Terminator un vero e proprio incubo ad occhi aperti.
La regia di Cameron è a livelli altissimi, poiché riesce a destregiarsi su più orizzonti tematici : dall'esaltazione del lavoro sul corpo del Terminator (Arnold Schwarzenegger), una macchina fredda, calcolatrice e con un unico scopo programmato di uccidere, alle sequenze della storia d'amore tra Kyle e Sarah che trascende tempo e spazio ed è l'unico barlume di umanità in un mondo destinato ad autodistruggersi. Amore e morte si miscelano in questo incubo perenne e asfissiante (la fotografia quando Terminator è in scena vira sul colore rosso come tono), dove la dicotomia uomo-macchina tanto cara alla poetica di Cameron, diventa il fulcro tematico della pellicola. L'essere umano è una macchina biologica debole in confronto al Terminator in effetti; sente dolore, fatica e prova emozioni come la paura, perché si, Kyle e Sarah hanno una grande paura del Terminator e quindi a conti fatti sono deboli, ma dal profondo della loro misera condizione hanno un qualcosa che per Cameron è importante, il coraggio che muove le loro azioni grazie al loro farsi forza a vicenda. Sono due esseri deboli, ma in confronto al Terminator, hanno tanti scopi per cui esistere (il cyborg solo uno... uccidere) e questo sancisce la loro superiorità sulla macchina, tanto che il regista con le sue inquadrature calorose si schiera dalla loro parte. In effetti tale pellicola si basa sulla contrapposizione e sulla lotta tra opposti; uomo-macchina, vita-morte, calore-freddo, rosso-blu e così via.
In piena epoca di edonismo Reganiano, il futuro mostrato da Cameron è un vero e proprio incubo dall'inizio alla fine e che non lascia scampo neanche ai bambini e di cui l'umanità è essa stessa responsabile visto che si è quasi annientata poiche Skynet ha sfruttato le armi nucleari in possesso delle nazioni terrestri.
Arnold come attore è una merda a mio avviso, ma non so come Cameron gli ha dato un ruolo a lui congeniale, il cyborg. Una macchina come sappiamo non deve provare emozioni, di conseguenza, non provando emozioni, non deve esprimere niente tramite i lineamenti del suo viso. Quindi Cameron è riuscito nell'impresa titanica di rendermi Arnold credibile, grazie anche all'uso sopraffino degli effetti speciali (Terminator che si cura il braccio e il suo occhio, fanno il loro effetto macabro ancora oggi), anche se in taluni punti mostrano un po' troppo il fianco nelle parti finali dove il Terminator è un esoscheletro.
Concludendo Terminator è un capolavoro ed il miglior film di James Cameron che non tornerà mai più a questi livelli. Un film pessimista e dal finale che lascia una piccola luce di speranza nel mare del dolore (suggestiva la scena finale con il temporale che si avvicina minaccioso all'orizzonte). Forse era meglio un fanculo netto all'umanità come fece nel finale più bello della storia del cinema Stanley Kubrick con il Dottor Stranamore (1964), dove il maestro ha realizzato il mio sogno. Nonostante ciò, siamo innanzi ad una pellicola profondamente anti-militarista e pacifista nell'animo; sta agli esseri umani che detengono il potere il compito di capire che l'accumulo di ordigni nucleari e non, finirà con il portarci all'autodistruzione se qualcosa và storto, perché a realizzare il futuro prospettato da Cameron, non ci vuole niente.
Film aggiunto alla playlist dei capolavori : //www.filmtv.it/playlist/703149/capolavori-di-una-vita-al-cinema-tracce-per-una-cineteca-for/#commento-450993
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