Regia di Vittorio De Sica vedi scheda film
Non più sovvenzionato dal facoltoso padre, un giovane dottore in bolletta (De Sica), tallonato dai creditori, è costretto ad accettare l'incarico come medico in un istituto per orfanelle. Qui conosce la giovanissima Teresa Venerdì (Benetti), una trovatella che si innamora dell'uomo e innesta una serie di stratagemmi che metteranno quest'ultimo nelle condizioni di rinunciare sia alla fidanzata ballerina (Magnani) che alla promessa sposa (Dilian), una fessacchiotta figlia di un ricchissimo industriale che dovrebbe tirare l'uomo fuori dai suoi guai economici.
Prototipo del cinema dei telefoni bianchi, Teresa Venerdì (da un romanzo dell'ungherese Rudolf Torok) è una scoppiettante commedia degli equivoci che, tra le righe, guarda anche ai pregiudizi e alla sessuofobia dell'epoca con occhio progressista.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta